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Dopo Massimo Ghini, Luca Manfredi, Roy De Vita, Nancy Brilli festeggia i 60 senza un amore: "Meglio così"

Cifra tonda

Il 10 di aprile Nancy Brilli compie 60 anni ma non ha voglia di fare bilanci: "E' solo una cifra tonda nella vita, tutta vissuta intensamente, con degli azzardi ma anche con coscienza e tanta energia". L'attrice si racconta all'Adnkronos e ricorda i momenti più importanti: dalla morte della madre, quando aveva 10 anni "un dolore che mi ha cancellato la memoria", alla nonna "una donna che mi ha fatto solo da tutrice, e perché costretta a farlo. Una donna che detestava le altre donne, che per lei erano tutte stupide o tutte poco di buono, la classica madre italiana di figlio maschio, adorato” fino al primo lavoro come attrice "capitato a soli 19 anni, per caso il primo film, fatto solo perché mi davano soldi che mi avrebbero permesso di andare via da casa. Non pensavo - confessa - che sarebbe stato il mio lavoro. L'ha capito nel 1986, debuttando al Sistina di Roma nel musical 'Se il tempo fosse un gambero', diretto da Garinei. "Io mi ero iscritta all'Istituto superiore per le industrie artistiche e al Centro sperimentale di cinematografia dove mi avevano anche accettata, ma poi i registi hanno cominciato a chiamarmi e ho lasciato perdere il resto. Lì ho capito che fare l'attrice era il mio mestiere. Un mestiere che è stato la mia cura".

L'amore

Dopo Massimo Ghini, Luca Manfredi, Roy De Vita, Brilli non cerca un uomo. "In questo momento non c'è ma non sono chiusa ad accoglierla. Sicuramente oggi sono molto più selettiva, perché dopo la mia ultima storia, ho voluto capire perché finivo sempre con un certo tipo di persone, perché i discorsi e le liti finivano sempre in un senso, insomma il perché di queste coazioni a ripetere. E la risposta quasi sempre è stata il mio cercare a tutti i costi una famiglia. Fino a quando mi sono resa conto che la mia famiglia è mio figlio, i pochissimi amici veri, che si contano su una mano, per i quali farei qualsiasi cosa e loro farebbero lo stesso per me, insomma le persone del cuore. A differenza della famiglia di sangue che è un terno a lotto, un dado estratto, che non ti scegli, la famiglia di cuore la scegli tu!". Come l'amica Sabrina Ferilli che per convincerla a recitare in Commesse: "mi mandava rose rosse, come un corteggiatore galante". L'amore per gli altri la definisce, racconta che grazie a quella che chiama "l'operazione cassetti", ha ridato il posto giusto a cose di sé, finti amici e persone inutili: "Sì, io ho come una cassettiera mentale dove per esempio c'è il cassetto degli amici, il cassetto di quelli con cui vai al cinema, quelli che incontri al Premio X e con cui parli solo di lavoro. Ho spostato un sacco di gente da un cassetto all'altro, dando un ordine diverso. Forse prima non sarei riuscita a farlo perché, essendo stata una bambina abbandonica, avevo bisogno di affetto a tutti costi e da tutti, puntavo più sulla quantità che sulla qualità. Oggi mi chiedo perché dover piacere sempre tanto a tutti, persino a quelli che manco ti piacciono? Oggi non mi interessa più il consenso assoluto, l'unanimità. Per questo da alcuni cassetti ho eliminato tante persone finte, che non valevano niente, che mi stavano accanto per qualche tipo di profitto. Dunque, dal 60esimo in poi inizio 'purificata'".

"Io rifatta? No"

Sulla questione della chirurgia estetica Nancy Brilli non esita un secondo e scandisce: "Io amo la bellezza, mi piace essere bella e mi piacciono le persone belle, fosse per me aiuterei tutte le persone a crearsi un'armonia. Certo - ammette - il corpo non è più quello di quando avevo 20 anni, ma ci tengo che sia sano perché - sorride - devo tenermi in forma ancora per un po', per i miei nipoti. Detto ciò, non sono una fissata per le diete o per allenamenti quotidiani strong perché di fondo sono una pigra". "Si cambia col passare degli anni e se qualcuno si può dare una 'aggiusticchiata' se la dà, ma gli stravolgimenti che vedo in giro mi fanno impressione: essendo stata con un chirurgo plastico, in quel periodo erano tutti convinti che fossi una 'tutta rifatta', basti pensare - racconta - che era la prima domanda di qualunque intervista. Un incubo. In realtà - confessa - se uno mi vede di persona capisce che non è così e che sono solo molto fotogenica".

L'augurio che si fa da sola

"L'augurio è stare in salute perché, quando sarà, vorrò essere una nonna presente, il che non significa rompiscatole o invadente. Sogno di stare in pace con me stessa e con gli altri, perché ho vissuto troppi anni tormentata". 

Foto Ansa

10/04/2024