A dimostrazione del fatto che anche le bellissime possano essere insicure del proprio corpo, Sophie Codegoni ha raccontato i suoi trascorsi con i trattamenti estetici e il suo successivo pentimento. Nel corso della puntata di La Volta Buona su Rai 1, davanti a Caterina Balivo, l’influencer ha parlato della propria esperienza confessando il rapporto complicato e spesso contraddittorio con il proprio corpo. Contraddizioni che, da adolescente, l’avevano portata a sottoporsi al primo filler e le esagerazioni che, oggi, l’hanno spinta a tornare indietro.
Primo filler a 16 anni
Nota per la partecipazione a Uomini e Donne e al Grande Fratello Vip, la star ha rivelato che, a soli sedici anni si è sottoposta al primo trattamento estetico: “Io ho fatto il filler alle labbra la prima volta all'età di 16 anni”. Un gesto che, secondo l’influencer, non nasceva tanto dal desiderio di apparire più bella, ma era il risultato di un contesto sociale e culturale che imponeva standard irrealistici: “Perché? Ora a 23 anni che ho una maturità diversa e sono mamma saprei risponderti. Se me l'avessi chiesto ai tempi… Purtroppo la nostra generazione è cresciuta sui social con i filtri, ideali di bellezza e di perfezione inesistente e vuoi raggiungere sempre più un obiettivo… È più una cosa psicologica che estetica… Lo facevo per nascondere le mie insicurezze”.
Dismorfismo corporeo
Esperienza dalla quale emerge quanto il confronto con immagini ritoccate e modelli di perfezione digitale abbia influito sulla percezione di sé. La scelta del filler non era isolata, ma parte di un percorso interiore che Sophie definisce legato al dismorfismo corporeo: “Il problema non è il primo filler, ma il dismorfismo e tu vuoi sempre di più. Io non ho fatto tante cose, solo filler e seno”.
Il ritorno alla naturalezza
Con il passare del tempo, la giovane ha deciso d'invertire il percorso. Ha raccontato di essersi sottoposta a ialuronidasi, trattamento in grado di rimuovere il filler e restituire alle labbra la loro forma naturale: “Gonfissime, bruciore per giorni”, ha confessato, descrivendo le conseguenze del trattamento. I benefici psicologici sono però stati concreti: liberarsi dalle modifiche estetiche fatte da adolescente ha significato un ritorno alla naturalezza e alla serenità: “Io non sono più la ragazzina che guarda i social, ma una che ci lavora e sento di dover dare il buon esempio”. La sua esperienza personale l’ha condotta a una riflessione più ampia sul concetto di bellezza che include la valorizzazione della propria autenticità e il rispetto dei propri ritmi di crescita.
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