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Elly Schlein e la consulente di immagine per la scelta dei colori: "Ho un'armocromista"

"A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale". Per l’intervista a Vogue, la segretaria del Pd ha posato mettendo in mostra i suoi gusti in fatto di moda

Foto Ansa ed Enrico Brunetti "Vogue"

di Redazione

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Chi avrebbe mai immaginato che Elly Schlein si confrontasse con qualcuno come una consulente di immagine? La segretaria del Pd la si immagina in tutte le salse fuorché presa dal dubbio se indossare un golfino rosso o azzurro. Ed è assai probabile che davvero non perda tempo in simili piccolezze visto che la consulente di immagine l’ha davvero anzi, per essere precisi un'armocromista. Parola balzata sui trend di twitter perché nessuno sapeva cosa fosse. Lo ha confessato pesino il leader di Azione Carlo Calenda in un ironico tweet: "Come è noto io sono molto 'élite' ma vi giuro che ignoravo l'esistenza dell'armocromista come figura professionale. Colpa mia".

L’intervista a Vogue

Come lui, anche noi abbiamo appreso dell’emergente professione e dei gusti modaioli di Elly Schlein grazie a un’intervista che la segretaria ha concesso a Vogue. E qui c’è la seconda sorpresa: Elly Schlein ha posato per Vogue, a dimostrazione che si tratta di un personaggio che a torto si ripone nella grigia casella della politica tout court. Nell’intervista concessa al magazine e corredata dalle fotografie di Enrico Brunetti, Schlein ha parlato di politica, scelte importanti per il futuro dell’Italia ma pure di argomenti "frivoli" come la moda e alla domanda “tu credi nel cosiddetto ‘power dressing’”? ha risposto con ironia: “Allora, se sapessi che cos’è, ti potrei rispondere! Scherzi a parte, le mie scelte di abbigliamento dipendono sicuramente dalla situazione in cui mi trovo. A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale. In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”.

I suoi gusti musicali

Nell'intervista, la segretaria del Pd ha raccontato anche di essere "una grande appassionata di musica" e di suonare il pianoforte da quando aveva 5 anni, "anche se non sono mai stata costante", ha rivelato. "In questi ultimi tempi ho avuto poco tempo per ascoltare musica e ho capito che questo incide negativamente sulle mie giornate, sul mio umore. Come per il cinema, devo dirti che ascolto cose molto varie, ma soprattutto musica indie come i Mumford & Sons, i Radiohead e i canadesi Rural Alberta Advantage – una loro canzone, Four Night Rider, mi dà sempre la carica”.

Cosa guarda al cinema

"Cinematograficamente sono onnivora", ammette, "però ho amato molto il cinema di Kim Ki Duk, regista coreano purtroppo scomparso con il Covid. La mia formazione è legata alla frequentazione del Festival del Cinema di Locarno... Tra gli altri preferiti ci sono i film di Tarantino, di Ken Loach e i classici del cinema italiano – come L’armata Brancaleone – che guardavo in casa grazie alla collezione di videocassette di mio babbo".

La bici rubata due volte

A proposito di mobilità sostenibile, scopriamo poi che Schlein o non ha l’automobile: “Uso molto la bicicletta, o meglio la usavo perché me ne hanno rubate due nel giro di sei mesi e sono rimasta un po’ traumatizzata. Viaggio spessissimo in treno”. Insomma a dare il buon esempio, anche quello ambientalista, ci prova.

27/04/2023