La nostra piccola ghiandola a forma di farfalla è strettamente legata al destino femminile. È importante sapere che per le patologie tiroidee esiste una predisposizione familiare: se mamma, zia o altri parenti ne soffrono, la possibilità di ammalarsi è oggettivamente maggiore. Se portiamo con noi questa familiarità, è ancora più saggio non sottovalutare i controlli periodici.
Età e funzionamento della tiroide: questione di ritmo
I problemi alla tiroide possono colpire a qualsiasi età, ma cambiano a seconda della fase della vita, quasi seguendo un loro ritmo biologico. L'ipertiroidismo (tiroide che lavora troppo e ci rende nervose e iperattive) è più comune nelle donne più giovani, generalmente tra i 20 e i 40 anni. Al contrario, l'ipotiroidismo (tiroide che lavora poco e ci rallenta) tende invece a presentarsi con l’avanzare dell’età, toccando il suo picco proprio durante il climaterio e la menopausa.
Smascheriamo i sintomi simili: stare attente a stanchezza e peso
Una delle sfide più grandi della menopausa è la confusione dei sintomi. L'aumento di peso (spesso concentrato sull'addome, la temuta "pancetta") e la stanchezza cronica sono segni evidenti della menopausa fisiologica, ma possono essere anche spie di un malfunzionamento tiroideo che si aggiunge al quadro.
Se c'è un deficit di ormone tiroideo, il nostro metabolismo rallenta notevolmente, l'energia si riduce drasticamente e possiamo notare anche una minore capacità di concentrazione e una lentezza mentale che gli specialisti chiamano bradipsichismo (o nebbia mentale). Molte donne riferiscono di alzarsi già stanche, come se avessero già affrontato una giornata intera.
Come facciamo a distinguere? È semplice e fondamentale. Tutte le più importanti Società Scientifiche raccomandano caldamente di fare, attorno ai 45-50 anni, un controllo tiroideo di routine. Basta un semplice prelievo di sangue per valutare il TSH. Il TSH è l'ormone "sentinella" prodotto dall'ipofisi: se lo troviamo elevato, significa che la tiroide è "pigra" e l'ipofisi sta cercando disperatamente di darle una svegliata. Questo esame è cruciale per intervenire prima che i sintomi diventino troppo invalidanti.
Un occhio allo iodio e ai falsi allarmi
Per sostenere la nostra tiroide, l'apporto di iodio è cruciale. Sebbene il pesce, in particolare i crostacei, ne sia ricco (attenzione però anche al colesterolo!), l'uso più semplice e diffuso per assicurarsi la giusta dose di iodio è l'utilizzo regolare del sale iodato. Non sottovalutate mai questo piccolo gesto quotidiano.
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