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Virginia Raffaele, il 2023 parte col botto: la consacrazione dell'ex giostraia che non si è fatta imbrigliare dal pregiudizio

Romana, 42 anni, due Festival di Sanremo, burattinaia di parodie irresistibili, è protagonista d'eccezione in teatro con 'Samusà' e al cinema con 'Tre di troppo'. L'omaggio a Monica Vitti con l'amico Roberto Bolle

Foto Ansa e Instagram

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L’anno finisce e comincia col botto per Virginia Raffaele, protagonista d’eccezione a teatro, in tv e al cinema. Romana, 42 anni, più della metà trascorsi sul palcoscenico, due Festival di Sanremo come co-conduttrice, burattinaia irresistibili di parodie più vere del vero (da Ornella Vanoni, a Belen e a Marina Abramovic, tra le tante) Virginia Raffaele  ha festeggiato Capodanno a teatro a Bologna con una serie di sold out del suo acclamatissimo one woman show “Samusà”.

Successo in tv, al cinema e in teatro

Neanche il tempo di cambiarsi dai mille abiti di scena ed eccola su Rai1 con l’amico Roberto Bolle per il sesto anno di “Danza con me”: il suo omaggio alla grande Monica Vitti, scomparsa lo scorso febbraio, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, le sue straordinarie doti di ballerina, performer, cantante e comica. Sulle note di “Crauti” l’abbiamo vista abbandonarsi tra le braccia di tre ballerini, padronanza perfetta di ogni muscolo del corpo, spaccate delle chilometriche gambe comprese. Ma è un attimo ed eccola riapparire, questa volta al cinema per il suo primo ruolo da protagonista. A volerla al suo fianco in una commedia che sposa le risate alla commozione è Fabio De Luigi. “Tre di troppo” è il titolo e si riferisce a tre ragazzini che la coppia formata da De Luigi e Raffaele si ritrovano improvvisamente per casa. Tre “ingombri” che permettono di affrontare con leggerezza il tema della scelta se essere o no genitori e anche di scardinare qualche luogo comune. Una commedia che sta riscuotendo il gradimento del pubblico e che, come dichiarato nella videointervista concessa a Tiscali Spettacoli, ha permesso a Virginia Raffaele di mettere in mostra anche le sue doti da ballerina.

'Io, nata al LunaPark'

Insomma, per l’attrice e conduttrice è un periodo d’oro che sa di definitiva consacrazione. Un’affermazione definitiva che arriva dopo tanti anni di gavetta come lei stessa ha più volte raccontato parlando degli inizi, di quando si adattava a fare la comparsa ma anche la stuntman e la controfigura pur di lavorare. Ed è proprio degli inizi, fin dalla nascita, che parla il suo “Samusà”, incaricandosi di raccontare una storia davvero singolare. Quella cioè di una ragazza “nata in un luna park. Letteralmente. Nel senso che i miei genitori avevano la gestione del “Tiro al Cinzano” e quindi sul retro c’erano dei giacigli dove potersi riposare ogni tanto. Ecco io sono nata proprio lì”.

'Quando pregavo i miei genitori di stare a casa anziché al lunapark'

Un’infanzia decisamente sui generis perché “mentre tutti i bambini in genere pregano i genitori di portarli al luna park, io invece li pregavo di poter stare a casa qualche volta visto che al Luneur (così si chiamava il luna park dell’Eur) in pratica mangiavo, giocavo e facevo i compiti”.  Uno spettacolo, questo di “Samusà” che permette a Virginia Raffaele di portare la sua commedia umana sul palcoscenico, tra ubriaconi, nichilisti, neocomplottisti e burbere anziane. Solo sul finire c’è spazio anche per le sue creature più famose, la Vanoni, Belen, Sabrina Ferilli, Carla Fracci, maschere “offese” nell’essere stat trascurate. E a quel punto ci si ricorda il grande successo televisivo di Virginia Raffaele, che fin da “Mai dire gol” e da “Quelli che il calcio” ha dato vita a decine di spassose imitazioni. Un successo che rischiava di schiacciarla nel pregiudizio di cui è ancora vittima chi raggiunge il successo in tv. Ma lei è stata velocissima a scartarli e a salire ancora una volta sulla giostra del lunapark.

 

03/01/2023