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Clamoroso, Barbara D'Urso va al Nove. Anzi no. E scoppia il caso tv tra smentite e indiscrezioni

La conduttrice sarebbe in trattative con Discovery. Dagospia lancia l'indiscrezione, il manager Presta conferma, ma Discovery smentisce. E ripartono i rumors sulla Rai

Clamoroso Barbara DUrso va al Nove Anzi no E scoppia il caso tv tra smentite e indiscrezioni

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E se nella prossima stagione vedessimo Barbara D’Urso sul Nove, insieme ad Amadeus, Fazio e Crozza? Certo, lei sarebbe in bella compagnia e sulla rampa di lancio di una piattaforma destinata a volare ancora più in alto. Allo stato attuale si tratta solo di indiscrezioni (del sito Dagospia), che fanno parte di quel tele-mercato che di questi tempi sta impazzando. Tanto che scoppia un giallo: il manager di lei, Lucio Presta, conferma le trattative a un quotidiano “Il Messaggero” e fonti di Warner Bros Discovery invece smentiscono (a un altro sito: Davide Maggio).

Barbara D'Urso potrebbe fare "Pomeriggio sul Nove"

Comunque, non sarebbe così assurdo un interesse da parte della dirigenza dell’azienda americana nei confronti della presentatrice rimasta a spasso (dal punto di vista televisivo - a teatro fa i pienoni) dopo la decisione dei vertici Mediaset di non rinnovarle il contratto scaduto lo scorso dicembre. La D’Urso potrebbe portare al canale Nove quel tocco di ingrediente popolare, di pubblico più vasto, più femminile, meno sofisticato di quello di Fazio, che poi è lo zoccolo duro di Canale 5 e anche di Raiuno. Probabilmente, in questa prospettiva potrebbe andare ad occupare la fascia pomeridiana del palinsesto - che è poi quello che faceva, anzi una delle cose che faceva - a Mediaset a “Pomeriggio 5”. Un bel “Pomeriggio sul Nove”

Il Nove sarà sempre più un canale generalista

 L’obiettivo di Warner Bros è infatti quello di costruire un canale Nove completamente generalista, in grado di competere con le reti tradizionali a colpi di infotainment (cronaca mista a spettacolo), quiz, show serali, approfondimenti. Già allo stato attuale il Nove è molto spesso terzo canale nazionale. Comunque, il destino della conduttrice, che ha passato un periodo veramente brutto e ha sofferto molto perché ha dovuto lasciare l’azienda per cui ha lavorato vent’anni (per decisione dell’ad Pier Silvio Berlusconi), è ancora tutto da definire.

I rumors che invece vedono il suo futuro in Rai

Altri rumors riferiscono che sarebbero ancora in corso le trattative per approdare in Rai, in particolare al sabato pomeriggio a “Italia sì” del primo canale al posto di Liorni, impegnatissimo in tanti quiz. Particolari, questi, che in passato la Rai ha smentito seccamente nelle vesti dell’ad Roberto Sergio. Però si dovrà vedere che succederà tra qualche settimana quando ad diventerà Giampaolo Rossi cui sembra che le sorti di Barbarella stiano più a cuore. Se lei prendesse il posto di Liorni, il tutto si giocherebbe un po’ in casa perché entrambi hanno come manager (lei da poco, dopo una guerra tra i due durata vent’anni) Lucio Presta. Lo stesso Presta che, secondo altri rumors, rappresenterebbe un ostacolo all’ingresso della conduttrice sul Nove a causa del tremendo divorzio tra il manager e Amadeus che ora sarà appunto il reuccio di Discovery. Ma, conoscendo il manager, certo mai lui si metterebbe davanti agli interessi personali di un suo assistito e di sicuro mai davanti alla firma di un contratto vantaggioso (e difatti il manager conferma i contatti). Un contratto che, comunque, essendo alla stato attuale senza un ingaggio televisivo, non dovrebbe poi essere così alto per la conduttrice.

La guerra tra Amadeus e Presta continua

Insomma, il futuro di Barbarella è ancora tutto da capire. Intanto non si ferma la querelle tra Presta e Amadeus rinfocolata dalla lunga intervista rilasciata domenica scorsa a “Il Giornale”, in cui il primo lancia pesanti accuse al secondo (in sostanza di aver rotto il loro rapporto per richieste di aumento di compensi non consentiti dalle regole Rai) . Stamattina su Instagram Amadeus ha postato una frase di Dostoevskij: “Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie menzogne, arriva al punto di non distinguere più la verità, né in se stesso, né intorno a sé”. Una citazione accompagnata dalla musica di Pinocchio, tanto per alimentare l’interpretazione secondo cui si tratterebbe della risposta all'intervista a Lucio Presta, manager anche di Benigni. Presta, interpellato in merito da “Il Messaggero”, risponde con ironia: «Amo i fatti non le storie». Ne vedremo ancora delle belle.

02/05/2024