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Chiara Ferragni posa in lingerie e gli haters la travolgono: 'Mi fate schifo'

La storia si ripete: una donna bellissima in intimo pubblica un video sui social e centinaia di follower la insultano. Per il suo aspetto fisico e per l’opportunità di pubblicare un contenuto siile in quanto madre.

Chiara Ferragni posa in lingerie e gli haters la travolgono Mi fate schifo

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La storia si ripete: una donna bellissima in intimo pubblica un video sui social e centinaia di follower la insultano. Per il suo aspetto fisico e per l’opportunità di pubblicare un contenuto siile in quanto madre.

COSA STA SUCCEDENDO

Chiara Ferragni è da anni sotto contratto per Intimissimi, colosso dell’intimo, dunque in questo tempo ci ha abituati a foto in lingerie, o in costume da bagno durante la stagione estiva. Nulla di strano per una imprenditrice che ha fatto dell’adv uno dei suoi business principali. 

Così anche ieri Chiara ha pensato di pubblicare sul suo feed uno scatto e un video che la ritraggono in completo intimo rosso, perfetto per la stagione natalizia. Come sempre, tra le migliaia di commenti, gli haters non si sono fatti attendere. “Fai schifo”, “Sembri di legno”, “E tuo marito cosa dice?”, “Ma non ti vergogni per i tuoi figli?”. Sono solo alcuni dei commenti misogini e sessisti comparsi sotto i post della più popolare influencer italiana. 

Niente di nuovo in realtà, se non fosse che questa volta Chiara ha sbottato: prima ha postato una foto, con la stessa mise, che la ritrae di spalle con la didascalia “Foto di culo per far incazzare ancora di più i commentatori bacchettoni”, dopo ha usato le stories per rispondere ai commenti peggiori.

“Vi prego leggete i commenti. Gente shockata per una donna in intimo e/o gente che commenta le forme di una donna dandole della cessa tanto per scrivere qualcosa. Ed il peggio è sapere che persone che scrivono cose del genere insegnano questo tipo di odio ai propri figli e normalizzano questi comportamenti come libertà di opinione”

LIBERTA’ D’OPINIONE?

Ma può l’esposizione mediatica giustificare un certo tipo di commento? Nelle sue stories Chiara conferma la sua indignazione proprio su questo concetto: commentare in un certo modo è sessismo, è maleducazione, non è libertà d’opinione. In effetti se incontriamo una persona per strada, o se vediamo una ragazza in costume al mare, non ci verrebbe mai in mente di esprimere giudizi sul suo aspetto fisico, anzi se qualcuno lo facesse in nostra presenza non avremmo dubbi su chi difendere e per chi parteggiare. Eppure nella grande piazza dei social sembrano non valere le stesse regole del mondo reale, protetti da schermo e tastiera chiunque può far scorrere la propria frustrazione semplicemente con click.

DALLA POLITICA ALLA TV FINO AI SOCIAL

Ha ragione la Ferragni quando parla di misoginia e sessismo, le principali protagoniste di questi attacchi infatti sono sempre le donne. Donne che si fanno notare, che sia per la loro bellezza o per le posizioni di potere che hanno raggiunto. Basta appartenere alla categoria femminile e il mondo, maschile e femminile soprattuto, sente di doverci rimettere al nostro posto. Quello silenzioso, quello fatto di doveri casalinghi e di sobrietà per amore dei figli. Ci sta passando in questi giorni Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito Democratico, bullizzata sui social per il suo aspetto fisico. Trattandosi di una donna, giovane per giunta, il dibattito ha escluso i temi e le sue posizioni, per ridursi a fisicità e preferenze sessuali. C’è passata qualche giorno fa la giovanissima Jolanda Renga, figlia di Francesco e Ambra Angiolini, travolta dalle critiche sul suo aspetto fisico ha saputo rispondere a tono a chi l’ha insultata. 

Ci passano tutte le donne, ogni volta che il loro aspetto fisico viene deriso, giudicato e commentato. Cioè costantemente. Dice bene la Ferragni: non dobbiamo normalizzare questi comportamenti, non dobbiamo far credere ai nostri figli che siano atteggiamenti accettabili. Proviamo a crescere una generazione fatta di persone tolleranti e gentili. Ma banalmente anche solo di persone intelligenti, perché per essere sessisti e misogini bisogna prima di tutto essere stupidi.

19/12/2022