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La Belva Fagnani: "Basta farmi domande su Mentana. Cosa ne penso di Fedez"

la giornalista si dice "stanca" per le domande sul suo compagno Mentana sul rapper annota: "Ho visto un Fedez libero, con una grande autonomia di pensiero. E la libertà, quando la ritrovi, è sempre inebriante"

Foto Ansa

di Redazione

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"Ho paura di non essere all’altezza di quello che mi sta succedendo. Ho un’ansia che mi porta a lavorare il triplo. Ho visto salire e scendere rapidamente persone ben più importanti di me e questo mi ricorda sempre che “successo”, in fondo, è un participio passato". Sarà che alle donne prende spesso questa smania della sindrome dell'impostora, cosa che a un uomo mai, ma fatto sta che anche Francesca Fagnani -che questo successo se lo è meritato sul campo con anni di gavetta e duro lavoro- ci è cascata in pieno. La giornalista famosa per le sue interviste graffianti ha commentato su Oggi i numeri eccellenti di Belve in onda su Rai2

Basta con Enrico Mentana!

Si dice stanca delle domande sul suo compagno famoso Enrico Mentana, direttore di La7. Preferisce parlare del suo primo libro, Mala, in libreria dal 30 aprile. "È sulla criminalità romana. A Roma ci sono figure che comandano la città da 40 anni. Come Michele Senese, al vertice di un cartello del narcotraffico in cui sono cresciute figure importantissime. O come Ciccio D’Agati, da decenni referente di Cosa Nostra a Roma. Nel libro cerco di ricostruire l’organigramma di questo cartello". E poi puntualizza: "A parte il tacco, che è un abito di scena, non c’è differenze tra la “me” di “Belve” e quella delle inchieste sulla criminalità. Il giornalismo prende rivoli diversi che in comune hanno il metodo. Mi approccio allo studio dei personaggi che intervisto con la stessa cura con cui studio gli atti di un processo".

Le interviste a Fedez e Salvini

"Ho visto un Fedez libero, con una grande autonomia di pensiero. Dà la sensazione di essere in una fase di recupero del se stesso delle origini, sembra in un momento di libertà psicologica molto forte. E la libertà, quando la ritrovi, è sempre inebriante". Se le domande che fa sono da belva anche le risposte a questa intervista non sono da meno.

Su Salvini"Erano lacrime autentiche. Succede spesso su quella domanda finale: “Se potesse riportare in vita qualcuno e dirgli qualcosa chi sarebbe e cosa gli direbbe?”. È una domanda che faccio sempre perché me lo sono chiesta io per prima". E' questa volta è la giornalista a rispondere a questa domanda "Mia madre scomparsa nel 2015 e zia Lella, la tata che prima ha cresciuto lei e per un po’ anche me. A zia Lella vorrei chiedere scusa per certe crudeli stupidaggini che si fanno da bambini. A mia mamma vorrei poter dire che la amo. Non gliel’ho detto abbastanza. E vorrei scusarmi per il tempo non dedicato; quando sei giovane non ci pensi".

 

 

11/04/2024