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Lite in diretta tra Timperi e Ippoliti che abbandona lo studio: “Insofferente da anni, impossibile lavorare così” - Il video

 Timperi aveva iniziato a sbuffare all'inizio della consueta e ironica rassegna stampa. "Tiberio dimmi, vedo che sbuffi, parliamone subito. La replica: "Non ci penso nemmeno”. Subito dopo Ippoliti se ne va

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Scontro in diretta tra Gianni Ippoliti e Tiberio Timperi a Uno Mattina in famiglia. "Finisce qua la rassegna stampa, grazie e arrivederci", dice alla fine Ippoliti che abbandona lo studio dopo aver notato che il collega Timperi aveva iniziato a sbuffare all'inizio della consueta e ironica rassegna stampa. "Tiberio dimmi, vedo che sbuffi", la richiesta di Ippoliti a Timperi, che replica piccato: "No no, niente, parliamo dopo, facciamo i conti dopo...".

Botta e risposta

Ma Ippoliti – si legge su Adnkronos - incalza avvicinandosi al collega: "Parliamone subito, siamo in diretta, è bello così. Stavolta non mi muovo, ti faccio un bel massaggio e mi dici cosa volevi dire...". Nulla da fare però, con Tiberi che respinge nuovamente il chiarimento in diretta replicando "ma non ci penso proprio". "E allora finisce qua la rassegna stampa, grazie e arrivederci", saluta Ippoliti, incurante del tentativo di Monica Setta e Ingrid Muccitelli di farlo restare. "E allora che dobbiamo fare?", chiede quindi Timperi. Secca la risposta del collega: "Continuate a sbuffare". Da qui l'abbandono dello studio da parte di Gianni Ippoliti, con la regia che chiude il botta e risposta sulle note della colonna sonora di Stranger Things.

Il perché di Ippoliti

Il conduttore spiega le sue ragioni sull’abbandono dello studio dopo il gelo in diretta a 'Unomattina'. "Sono anni che si verificano questi episodi: ogni volta che io parlo sbuffa, mi chiede ‘ma dobbiamo proprio parlarne?’, guarda l’orologio. Ma perché? Io vorrei solo essere messo nella condizione di poter fare il mio lavoro, non è possibile lavorare in queste condizioni”. A spiegare le sue ragioni all’Adnkronos è Gianni Ippoliti, protagonista stamane di un momento televisivo di imbarazzo e tensione in diretta con Tiberio Timperi nel corso della sua rassegna stampa inserita nel programma ‘Unomattina’, al termine della quale il conduttore e umorista ha lasciato lo studio.

L’accompagnatore delle donne

Nel corso della rassegna, Ippoliti ha citato la notizia di “una persona che si presta ad aiutare le donne quando gli ex violenti dicono vediamoci per parlare. Lui le accompagna all'ultimo appuntamento, c'è da fare un applauso. Ce ne fossero di persone che, come gli angels, fanno servizio sociale”, ha detto Ippoliti. Ma probabilmente la messa in rassegna di una notizia su un tema delicato e caldissimo come la violenza sulle donne non è stata accolta bene da Timperi, che non ha spiegato sul momento a Ippoliti il motivo -pronunciando solo un laconico “Poi facciamo i conti dopo”- ma nelle sue stories di Instagram ha poi ripubblicato il video della rassegna con l’eloquente commento di un utente che dice “In uno spazio di cronaca rosa non può averlo detto!”. “Io parlo spesso di notizie serie, e mi piace dare notizie positive, sociali -si difende Ippoliti- Oggi ho detto che questa persona merita un plauso, ce ne fossero. Qual è il problema? Io ho chiesto spiegazioni di fronte alla reazione di sufficienza di Timperi, con calma e col sorriso, ho cercato in tutte le maniere di capire ma quando mi accorgo che una persona accanto a me comincia a sbuffare, ad alzare gli occhi, me ne vado”.

 



 

“Una reazione che non so spiegare”

Una reazione, quella di Timperi, che Ippoliti non sa spiegare: “Io non so perché ci sia stata questa reazione, i momenti della mia rassegna fanno picchi di ascolti, faccio tutto da solo, non ho il gobbo, creo da solo la mia scaletta -dice- Vorrei solo continuare a farla al meglio, ma per farlo devo avere vicino qualcuno che mi supporta”. E assicura di aver ricevuto decine di telefonate e messaggi “bipartisan, da ex capi ufficio stampa Rai, produttori esecutivi, uffici stampa, gente comune. Tutti mi chiedono perché ogni volta ci sia in studio questa reazione di insofferenza, questo atteggiamento di sufficienza. Ecco, faccio un appello: qualcuno sa qual è il problema? Se mi da una spiegazione mi fa un favore, perché io veramente sono senza parole”, chiosa Ippoliti.