Non c’è niente da fare. “Il commissario Montalbano” resta imbattibile anche se ad andare in onda in questo scorcio iniziale di stagione tv sono le repliche delle repliche delle repliche. Sembra incredibile eppure niente hanno potuto le nuove puntate della terza stagione di “Buongiorno mamma!” che su Canale 5 schierava un attore amato come Raoul Bova. E niente ha potuto nemmeno Silvia Toffanin che ha debuttato con la seconda stagione di “This Is Me” e una carrellata ben nutrita di ospiti di prima grandezza (Laura Pausini, Zlatan Ibrahimović, Gigi D’Alessio, Eleonora Abbagnato, Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Flavia Pennetta, Christian De Sica). A vincere alla lotteria dell’auditel continua a essere il commissario più amato della tv che nella serata di mercoledì 15 ottobre ha radunato davanti a Rai1 oltre tre milioni di persone, pari al 20,1% di share, contro i due milioni e mezzo di Canale5, pari al 18,6% di share). E dire che Canale 5 in questo inizio di stagione può contare sul forte traino de “La Ruota della fortuna” che sta battendo regolarmente il gioco dei pacchi condotto da Stefano De Martino.
La formula di Montalbano
Ma che cos’ha di speciale Montalbano? Qual è il segreto di una formula che sembra non conoscere le crepe del tempo?
In onda da 25 anni e in 20 paesi del mondo
Intanto è bene ricordare che la prima stagione del “Commissario Montalbano” è andata in onda ben 25 anni fa e che in tutto sono stati girati 37 film tv suddivisi in 15 stagioni televisive. E che non siamo soltanto noi italiani a essere pazzi del commissario tratteggiato dalla penna di Andrea Camilleri: le sue avventure tv vanno in onda in 20 paesi nel mondo (dalla Russia all’Australia, dagli Stati Uniti alla Finlandia) e in Gran Bretagna il nostro commissario è risultato tra i dieci programmi più visti nel 2016.
La qualità della scrittura di Camilleri
All’origine del successo c’è senz’altro la qualità della scrittura e dei dialoghi e la profondità con cui sono tratteggiati i caratteri dei personaggi. A cominciare proprio da Salvo Montalbano che non è il classico poliziotto ma un uomo tenace e fragile allo stesso tempo. Un uomo di legge che nella coerenza e nel rigore morale ha la sua caratteristica principale che però non gli impedisce mai di provare empatia per le vittime.
Salvo Montalbano, un uomo con tante sfumature
La sua vita sentimentale poi è un po’ incasinata e contradditoria come quella di tanti di noi: ha una fidanzata storica che però vive lontana, si strugge di nostalgia ma allo stesso tempo ama le sue routine da single e non è insensibile al fascino di qualche donna incontrata nel corso delle indagini. A interpretarlo magistralmente è Luca Zingaretti che nel corso di questi primi venticinque anni si è dapprima innamorato del personaggio che ha approfondito e cesellato con lo stesso Camilleri. Poi per qualche tempo, forse stordito dall’incredibile successo raggiunto e timoroso di venir imprigionato, come spesso capita a tanti attori, da un personaggio così ingombrante, sembrava volersene distaccare. E infine, da qualche anno, si è definitivamente arreso al fascino di Montalbano, finendo per caricarselo sulle spalle dopo la morte dello stesso Camilleri e di Alberto Sironi, il regista che con lui aveva dato forma a questi gialli tv con licenza di commedia, avvenute entrambe nel 2019.
La commedia tra Catarella e Mimì Augello
Un altro elemento imprescindibile nel successo di Montalbano infatti è la cornice intorno alla quale il giallo di puntata viene affrontato e risolto: sono tanti e tutti estremamente ben delineati e ben interpretati i comprimari del commissario. Dal vice Mimì Augello (Cesare Bocci), impenitente playboy, al fido Fazio (Peppino Marotta) e al bizzarro centralista Catarella (Angelo Russo) che è diventato un personaggio a sé con i suoi svarioni lessicali. I crimini di cui si occupa il commissariato sono spesso terribili ed è questo alleggerimento, questo alternarsi di toni cupi con toni da commedia, a costruire un affresco originale e affascinante.
La magia della Sicilia
Infine l’ambientazione. L’ambientazione immaginaria di Vigata ha trovato nel ragusano, tra Scicli e Porto Empedocle, tra Modica e Ragusa Ibla, posti capaci di interpretare perfettamente i libri di Camilleri. E la luce e lo splendore della Sicilia sud orientale hanno aggiunto un che di epico alle storie. Impagabile la location nella quale è situata la casa del commissario in riva al mare, nella finzione a Marinella e nella realtà a Punta Secca. Chi non ha mai sognato di farsi una nuotata mattutina lì davanti?
