Speciale Sanremo 2025

Sarah Toscano: "Canto l'amore ma non ho mai avuto una relazione vera. Ecco come sono state le mie storie"

Dalla vittoria di "Amici" a Sanremo, la 19enne non nasconde una certa tensione, ma sprizza comunque energia. Al Festival canta "Amarcord"

Foto Ansa e Instagram

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“Sono agitatissima, non lo nego: Sanremo è un palco prestigioso, sto lavorando tanto, ci tengo a far vedere quello che so fare e ci tengo che vada tutto bene. Allo stesso tempo sono anche molto gasata, con tanta adrenalina in corpo che non vedo l’ora di poter buttare fuori. Sarà un’occasione importantissima, e voglio coglierla proprio tutta, addirittura abbracciarla”. Non nasconde una certa tensione, ma sprizza comunque energia, spontaneità, passione ed entusiasmo da tutti i pori Sarah Toscano, classe 2006, la più giovane tra gli artisti in gara al Festival di Sanremo 2025.

Da Amici a Sanremo

Originaria di Vigevano, in provincia di Pavia, Sarah ha partecipato nel 2022 ad Area Sanremo, dove ha vinto la Targa Vittorio De Scalzi, ed è risultata vincitrice dell’ultima edizione di Amici. Al Festival porta il brano Amarcord, scritto da lei con Federica Abbate e Jacopo Ettorre, due tra gli autori più apprezzati alla kermesse.

Di cosa parla Amarcord, e cosa ti affascina di più di questo brano?
“Quando Amarcord è nata, ho capito subito che era proprio la canzone giusta per Sanremo, ed è per questo che abbiamo continuato a lavorarci tanto, tantissimo, e a lungo. Parla di una storia nostalgica, che racchiude in sé anche qualcosa di drammatico, ma il tutto è raccontato in una chiave leggera, direi persino un po’ spensierata. Non a caso è un pezzo a tempo, un pezzo dance, e l’aspetto che mi piace di più quando lo interpreto e che sia tutto un crescendo: parte molto delicato, sino ad arrivare, alla fine, al punto in cui praticamente esplodo, mi libero. Tant’è che quando termino di cantare mi sento decisamente rilassata, perche mi sono sfogata. E secondo me e la cosa più bella e più soddisfacente di questo brano”.

Le emozioni proseguono nella serata delle cover, nella quale duetterai con i producer e dj Ofenbach -Dorian Lauduique e César De Rummel- interpretando Overdrive, singolo della band francese, featuring Norma Jane Martine: prevedi qualcosa di altrettanto entusiasmante? 
“Assolutamente. Volevo comunque mantenere il filo del racconto con Amarcord e portare in scena qualcosa che fosse vicino alla visione dance della musica, con un respiro internazionale. Gli Offenbach per me sono le persone perfette con cui duettare a Sanremo, sono artisti che stimo davvero; abbiamo lavorato molto sul pezzo e sono super contenta di quello che e venuto fuori, abbiamo preparato una bellissima cover che non vedo l’ora di cantare! Sara una Overdrive decisamente rivisitata e anche molto intensa; dal mio punto di vista pure questo è un pezzo liberatorio”.

Da quel che affermi sembra proprio che per te la musica rappresenti qualcosa di catartico: è così? 
“Sì, sicuramente, anche se dipende tanto dalla canzone che canto, e dalla fase emotiva in cui mi trovo; direi pero che un obiettivo della musica, per me, e proprio lo sfogo. Quando canto mi libero attraverso le parole che sto pronunciando, le emozioni che sto provando”.

Com’e nata questa tua grande passione per la musica?
“Sono cresciuta in una famiglia dove la musica, soprattutto la classica, è sempre stata nell’aria. I miei genitori sono entrambi pianisti, mia madre ha anche ballato, mio padre ha fatto l’insegnante di pianoforte, e io ho iniziato a studiarlo a quattro anni; poi mi sono messa ad accompagnarlo con il canto, scegliendo i miei tempi, le mie dinamiche, esprimendomi come desideravo io. Diciamo che lo strumento per me e stato il primo passo verso questa carriera, e non e un caso che i primi brani che ho scritto siano nati proprio stando alla tastiera”.

A proposito di scrittura, se dovessi dire qual è l'aspetto che più ti ispira nella creazione artistica? 
“Mi piace narrare le esperienze di vita che ho fatto, raccontare la realtà. E credo che si percepisca, anche da parte del pubblico, quando qualcosa l’hai passato davvero, quando fa interamente parte di te. Chiaramente l’amore è centrale, perché penso che l’amore sia in tutto, che sia presente in tutto quello che si fa. Quindi è un argomento che affronto spesso, anche se non ho mai vissuto una relazione vera e propria; ho 19 anni, sono giovane, ho vissuto certe esperienze, ma sono state abbastanza di tira e molla. Recentemente ho scritto delle canzoni in cui parlo di un amore più platonico, visto come un qualcosa che è scritto nel destino. Insomma, diciamo che le storie che racconto sono piu tragiche che comiche…”.

Ma per te contano l’ironia o l’autoironia? 
“Questo è un tema che sento particolarmente, perché penso che l’ironia sia un modo per esprimere qualcosa di delicato in modo leggero. Amo l’ironia, l’ho utilizzata nella scrittura di tante canzoni, mi piace giocare proprio sul fatto di scherzare con l’ascoltatore, con la persona a cui sto rivolgendo la parola, anche se si tratta di affrontare un tema che magari mi ha fatto stare male. E poi consente di cogliere delle sfumature, fa arrivare dei messaggi in una maniera piu lieve”.

Cosa ami trasmettere, cosa ti piacerebbe che arrivasse agli altri? 
“Diciamo che io sono molto sociale ma allo stesso tempo non troppo espansiva, tendo comunque a tenermi un po’ dentro le cose personali; però la musica mi aiuta ad esprimerle, a farmi stare meglio, a liberarmi di alcuni pesi. Penso per esempio al fatto di non sentirsi a volte accettati dagli altri, di sentirsi fuori luogo; e quindi ciò che sto cercando di fare con me stessa -e che vorrei trasmettere- è che siamo tutti giusti, nessuno e sbagliato, fuori luogo. Abbiamo tutti qualcosa dentro che gli altri desiderano conoscere, e quindi non bisogna nascondersi o mascherarsi. Ritengo che, alla fine, le persone vogliano scoprire quello che si è davvero”.

Hai già molti fan: che tipo di rapporto hai con loro?
“Una volta uscita da Amici ho avuto la possibilità di conoscere dal vivo coloro che mi seguivano, che apprezzavano la mia musica. Li ho avuto il primo approccio al pubblico, che e risultato molto impattante; si tratta di un’esperienza che ti fa rendere conto che c'e qualcuno effettivamente che ti segue, a cui piaci. Ed è veramente uno stimolo incredibile percepire l’appoggio delle persone, sapere che la tua musica le fa stare bene”.

Sei di Vigevano, ma ti sei trasferita da non molto a Milano: com'è questo cambiamento, come incide sulla tua vita? 
“Sì, sto a Milano, mi sono trasferita per gli impegni di lavoro, ma comunque durante il weekend o quando ho dei giorni di pausa vado a Vigevano e rivedo tutta la mia famiglia. E’ senz’altro una vita completamente diversa, ma e una vita che amo alla follia. Sto vivendo questi mesi con un sorriso che non posso descrivere! Sento un’energia positiva, torno a casa la sera magari stanchissima, ma felice e soddisfatta di quello che sto facendo”.

A casa come vedono questa tua esperienza?
“Sono contentissimi. I miei genitori sono persone che hanno sempre visto i propri figli liberi; ci hanno sempre detto “potete dedicarvi a quello che volete, l'importante è che siate felici”. A loro importa che i miei fratelli ed io stiamo bene con noi stessi, con quello che stiamo facendo”.

Ora c’è Sanremo, ma hai altri progetti in cantiere? 
“Per quanto riguarda i progetti artistici, avrò i live a ottobre, che per me rappresentano un passo molto importante: saranno i miei veri primi concerti dal vivo, ai quali le persone verranno per vedere proprio me. Quindi sarà bellissimo, e non vedo l’ora di organizzare bene il tutto. Per ciò che concerne la vita privata, invece, adesso sto facendo la quinta superiore, sto studiando privatamente per prendermi il diploma di liceo linguistico, un obiettivo che voglio raggiungere assolutamente; sono sempre andata molto bene a scuola, quindi sarebbe un peccato, addirittura sbagliato non diplomarmi. Ci tengo particolarmente e ce la sto mettendo tutta”.

A cosa ti piace dedicarti quando hai del tempo a disposizione? 
“Sono una grande appassionata di sport, e sono tennista; quando vado sui campi penso a divertirmi, per me è proprio una valvola di sfogo, un modo per staccare. Amo lo sport in generale, ci dedico tempo, vado in palestra, mi alleno e ogni tanto mi do anche ad attività sportive occasionali come il padel, la pallavolo”.

E allora, visto che sei tennista, non si può non chiederti cosa pensi di Yannick Sinner…
“Sono fierissima di lui, sono veramente orgogliosa che abbiamo in Italia un giocatore di tennis a quel livello. Ma oltre al fatto che è un giocatore incredibile, ammiro la sua umiltà. Non è scontato che un ragazzo a quei livelli sia cosi umile come lo è lui; ha un approccio al mondo secondo me invidiabile, da prendere a esempio, anche per la sensibilità che dimostra”.

Torniamo infine a Sanremo: avrai qualche gesto scaramantico? 
“Devo confessare che una cosa che faccio sempre, prima di salire sul palco, è mettermi il profumo; non so se e quale logica ci sia… Però sentirmi profumata mi tranquillizza, mi fa stare bene con me stessa”.

31/01/2025
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