Se il palcoscenico ha sede di fronte ad una chiesa non si può invitare una transessuale a parlarci sopra. È questa la sintesi del pensiero di don Giuseppe Virgilio, giovane prete di Santa Caterina, la chiesa che occupa l’omonima piazza sassarese. Quella nella quale era stata invitata a presentare il suo libro, “Il coraggio di essere una farfalla”, Vladimir Luxuria, un evento a corredo di una serie di appuntamenti culturali che culminerà col corteo del Sardegna Pride a Sassari il prossimo 8 luglio.
La lettera di accuse al sindaco
Come racconta La Nuova Sardegna, per don Giuseppe Virgilio ospitare una nota transgender di fronte ad una chiesa è una provocazione che può ferire la sensibilità dei fedeli e per questo ha scritto al sindaco di Sassari, Nicola Sanna. Il contenuto della lettera si è presto diffuso sui social e la città si è spaccata in due. Da una parte chi solidarizza col prete, dall’altra chi parla di medioevo e inquisizione. Ma anche la reazione della diretta interessata non si è fatta attendere: “Chi tenta di indurci alla vergogna vuole una chiesa vuota. Non bisogna predicare l’odio in nome di Dio. E dire che il Papa ha più volte invitato al dialogo”.
La risposta di Luxuria
L’ex deputata e attivista dei diritti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) risponde proprio dalle pagine della Nuova Sardegna affermando di avere letto la lettera del parroco e di averla trovata contraddittoria: “Il sacerdote si chiede nella sua lettera che cosa si direbbe se un gruppo di fedeli andasse davanti a un circolo gay a leggere alcuni brani della Sacra Scrittura. Non sa - replica Luxuria – che nella nostra comunità ci sono moltissimi cattolici praticanti?”
Inutile polemica
Quanto alla scelta della piazza antistante una chiesa, l’autrice del libro oggetto del diverbio afferma che “si è approfittato di un palco già allestito per risparmiare, niente di più. Quella piazza ospita tanti eventi, alcuni dei quali a corollario del Gay Pride”. Infatti alla fine al presentazione del libro si è svolta domenica senza polemiche né incidenti. “Sono stati due giorni faticosi ma molti divertenti – ha concluso Luxuria – la Sardegna è una terra meravigliosa e voglio tornare a Roma profumando di mare e salsedine, mica di zolfo”.