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Berlusconi e le donne, tra mogli, famiglia e gaffe: da Elvira a Veronica, dalla Merkel alle smorfie con Michelle Obama

Alcune gli sono state a fianco per anni, sposandolo e dandogli dei magnifici figli. Altre gli sono state accanto comunque assiduamente. Quello del rapporto col genere femminile è sempre stato un tasto caldo per il Cavaliere

di Redazione

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 Le donne hanno sempre rappresentato una parte importante nella vita di Silvio Berlusconi. Ne hanno caratterizzato l’esistenza. Alcune gli sono state a fianco per anni, sposandolo e dandogli dei magnifici figli. Altre gli sono state accanto comunque assiduamente.

La prima moglie

La prima moglie del Cavaliere, Carla Elvira Lucia dall’Oglio, molto riservata, è stato un amore folgorante, come raccontano le cronache, nato quasi per caso. Un vero colpo di fulmine. Sono rimasti legati per ben vent’anni in un matrimonio lungo e felice da cui sono nati Marina e Pier Silvio.

Si erano sposati nel 1965 e un anno dopo era nata Marina, la primogenita. Dopo qualche anno, nel 1969, era arrivato il secondogenito, Pier Silvio.

Veronica Lario

Dopo la separazione dalla prima moglie Berlusconi aveva sposato Veronica Lario - attrice teatrale, cinematografica e televisiva - che gli aveva dato tre figli: Barbara, Eleonora e Luigi.

Francesca e Marta

La fine della storia con Veronica aveva poi visto a fianco del Cavaliere prima Francesca Pascale e poi la nuova compagna Marta Fascina.

Un tasto caldo tra gaffes e battute

Ma molte figure femminili hanno attraversato in vari modi la strada di Silvio Berlusconi. Quello delle donne è sempre stato un tasto caldo per lui. Tra battute, barzellette, e vere e proprie gaffes, tante volte il Presidente è stato criticato per le sue parole nei confronti del genere femminile, anche se molti sostengono che tutto è dovuto al suo carattere dirompente e votato a una incontenibile verve e simpatia.

Quella volta con la Merkel

Tutti ricordano le voci secondo le quali avrebbe definito Angela Merkel con un epiteto decisamente maschilista. Comunque sempre smentite. Ma tante altre volte, come con la squadra del Monza, è stato lui stesso, davanti alle telecamere, a provocare molto sconcerto.

La foto con Michelle Obama

Fece il giro del mondo la sua foto insieme alla first lady, Michelle Obama al G20 di Pittsburgh. Era il 2009 e Berlusconi, dopo una vigorosa stretta di mano con Obama, fece un ampio gesto di ammirazione nei confronti della moglie.

Nel febbraio 2013 non riuscì a limitare la sua voglia di mostrarsi seduttore. L' occasione fu l'inaugurazione di alcuni impianti fotovoltaici in provincia di Venezia, quando si lasciò andare a una serie di doppi sensi verso un'addetta alle vendite. La platea accompagnò tutto con scroscianti applausi e risate.

Nel maggio 2018, altro palco, altra gaffe, stavolta a conclusione di un comizio elettorale ad Aosta. Omaggiato con alcuni regali locali portati da una giovane ragazza, presentata dal padrone di casa, coordinatore regionale di Forza Italia, Berlusconi disse: "Posso scegliere io? Preferisco lei". Peccato si trattasse proprio della figlia del coordinatore che rispose "è mia figlia. Sei un buongustaio". "Cosa bisogna inventarsi per far finta di essere ancora giovani" provò a sdrammatizzare Berlusconi.

Sono entrate nel mito le sue barzellette.

Nel 2019, durante una iniziativa elettorale a Torino, ci fu quella rimasta agli annali: "Mi diceva il mio coordinatore qui presente che ieri è stato a una cena e ha parlato con una bellissima ragazza. Dopo essere entrato in intimità, le ha chiesto: 'Ma tu quanti uomini hai avuto? Lei si è messa a pensare e ha risposto, quattro. Beh - ha risposto - bella come sei non sono nemmeno tanti. E lei ha detto, beh è vero, devo confessare, è stata una settimana piuttosto tranquilla".

Il caso Ruby

Inevitabile, nel parlare di Berlusconi e le donne, il riferimento al caso Ruby. A questo proposito i processi, bisogna dirlo subito, hanno portato a quattro assoluzioni su quattro per l’ex premier, se oltre ai filoni 'ter' di Roma e Siena e a quello principale milanese si conta pure il primo processo, quello per concussione e prostituzione minorile, chiuso già con un'assoluzione definitiva nel 2015. "Il fatto non sussiste" è stata la formula, dopo 6 anni di processo su fatti che risalgano ad un periodo che va tra fine 2011 e 2015, i giudici del tribunale di Milano hanno spazzato via le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Una sentenza con cui sono stati assolti, oltre al Cavaliere, tutti gli altri 28 imputati, con solo qualche posizione minore prescritta.

“Finalmente assolto”

Sui social la reazione di Berlusconi: "Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili - ha scritto - perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte". Il verdetto è arrivato, non a sorpresa, per una questione giuridica che ha sopravanzato il merito, dopo che un'ordinanza dello stesso collegio aveva dichiarato "inutilizzabili" i verbali di gran parte delle giovani ascoltate nei due processi sul caso Ruby, tra il 2012 e il 2013: 21 ex ospiti delle serate del "bunga-bunga" ad Arcore, Karima El Mahroug compresa, che, per l'accusa, sarebbero state retribuite con più di 10 milioni di euro in totale per portare in aula la versione delle "cene eleganti". E anche loro tutte assolte.

Per spiegare le assoluzioni, prima del deposito delle motivazioni tra 90 giorni, il presidente del Tribunale di Milano Roia ha scelto una strada innovativa, tracciata dalle norme, diffondendo una nota di chiarimenti. Motivi di "carattere esclusivamente giuridico", ha scritto. Ha pesato dunque, come si ipotizzava, quel provvedimento del novembre 2021, a processo in corso e in accoglimento di un'istanza dei legali Cecconi e Coppi, che cancellò le false testimonianze per un 'errore' scoperto dopo quasi 10 anni. Le cosiddette 'ex olgettine' andavano già indagate all'epoca, quando furono ascoltate nei processi, perché su di loro c'erano "indizi" su presunti versamenti da parte dell'ex premier. Vennero, invece, sentite non "legittimamente" come testi semplici, non assistite da avvocati e senza la facoltà di non rispondere. E dato che "andavano correttamente qualificate come indagate di reato connesso e non testimoni", secondo i giudici, non solo non si configurano le false testimonianze, ma "neppure il reato di corruzione in atti giudiziari" collegato, perché non ci sono più i testi pubblici ufficiali "corrotti". Di conseguenza nemmeno "l'ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi", L'ordinanza del 2021, in realtà, salvava parte delle dichiarazioni di Barbara Guerra e quelle di Iris Berardi (già indagate e archiviate all'epoca), ma sul punto le motivazioni complete potranno fare chiarezza.

Le richieste dell’accusa

"Non c'è amarezza, abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state le false testimonianze e la corruzione", hanno commentato l'i pm. Avevano chiesto 6 anni per Berlusconi e una confisca da oltre 10 milioni e condanne per altri 27 imputati. Assolti anche Luca Giuliante, ex legale di Karima, e l'ex fidanzato Luca Risso. E lei, Ruby? Si è presentata in aula, a salutare con gioia la decisione del Tribunale, pronta ad annunciare l'uscita di un libro: "Ruby è stata tutta un'invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo", ha detto. Poco distante un'altra ex fedelissima delle nottate a Villa San Martino, Marysthell Polanco, che ha chiosato: "Vorrei che si scusassero per il fango che ci hanno tirato addosso".

12/06/2023