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"Il mondo visto con gli occhi della musica": Giacomo, artista non vedente, si racconta

"Luce e buio, vi parlo delle mie difficoltà e di come ho scoperto il bello della vita": intervista a Giacomo Deiana. Fabio Marceddu e Antonello Murgia di Non è teatro mettono a nudo la realtà di chi è “diversamente normale”. Quattro storie in punta di labbra

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Il mondo visto e raccontato con gli occhi della musica, alla luce e al buio delle difficoltà legate ad un mondo del lavoro, che pretende e garantisce sempre meno. Nulla meglio di queste parole per sintetizzare la storia oggetto dell'intervista a una persona speciale: Giacomo Deiana, musicista non vedente. L'intervista si inquadra in una interessante iniziativa che da tre anni illumina il cielo sardo nel periodo estivo: Non è teatro. Il Festival di teatro ai margini. Una consolidata manifestazione giunta ormai alla III edizione e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna.

Cosa siano i “margini” lo spiegano i direttori artistici Fabio Marceddu e Antonello Murgia. “Raccontiamo le estremità, le periferie reali e dei sensi”, dicono sottolineando come esista “una scala di margini, o delle priorità delle marginalità”. Un tassello importante della vita reale , in ogni caso. Senza nascondere comunque la difficoltà di individuare in tutta la sua essenza i margini legati ad un limite fisico, le difficoltà che si devono affrontare per essere diversamente normali, come amano dire loro.

Il tema è complesso. Delicato allo stesso tempo. “Sono tante le domande che ci poniamo come esseri umani e come artisti, e non sempre riusciamo a trovare risposte, ma a volte soltanto raccontare e condividere ci pone in ascolto di mondi altri, fatti di particolari che vogliono essere raccontati, che urlano raucamente la necessità di trovare un luogo dove poter essere al pari degli altri margini”, affermano Murgia e Marceddu. “Consci del fatto che racconteremo solo una piccola parte dei mondi altri, lo facciamo attraverso la poesia, le interviste spettacolo, e gli spettacoli veri e proprie in tre giornate Festival che si snodano fra Cagliari e Tortolì, e on line", aggiungono.

Eppure basta seguire le meravigliose storie di impegno e voglia di vivere che promana dalle interviste in programma per acquisire una maggiore consapevolezza. Per comprendere meglio. I cosiddetti “margini” vengono infatti raccontati in streaming con delle chiacchierate mirate, confezionate con la sapiente regia di Antonello Murgia e condotte da Fabio Marceddu.

Le interviste possono essere guardate in streaming su "Milleunadonna" di Tiscali 

e in contemporanea sul canale Youtube del Teatro dallarmadio

Ecco gli appuntamenti da non perdere:

Giovedì 6 luglio ore 16.00. Intervista a Giacomo Deiana (non vedente) - SEGUILA IN ALTO
Il mondo visto e raccontato con gli occhi della musica, alla luce e al buio delle difficoltà legate ad un mondo del lavoro, che pretende e garantisce sempre meno.

Venerdì 7 luglio ore 16.00. Intervista a Daniela Marongiu (Mucopolissaccaridosi)
La vita di una farfalla, che vola a suo modo sconfiggendo il tempo a scadenza e che con poesia racconta il suo mondo che diventa inevitabilmente nostro.

Sabato 8 luglio ore 16.00. Intervista a Francesca Ziccheddu (Associazione sarda genitori oncoematologia pediatrica)
Quando il cuore batte con il cervello, quando l'amore diventa benzina per la corsa, quando un minuto regala l'eternità ad un bambino che ha i tempi contati.

Domenica 9 luglio. ore 16.00. Intervista a Albachiara Bergamini (Mai più sole contro il tumore ovarico)
L'arte di sorridere e di illuminare il male oscuro tutte insieme, la collaborazione che diventa azione.

Si tratta di incontri in punta di labbra, in teatro, o in casa, dove i protagonisti, attori artisti o operatori che sfidano le consuetudini, raccontano come si possano superare le barriere e scavalcare i margini di una vita fatta ad immagine e somiglianza ma di chi?

“Certamente – come precisano Marceddu e Murgia - sarà bello naufragare insieme, verso altri mondi possibili e necessari”.

Il Teatro dallarmadio

Il Teatro dallarmadio nasce nel 2004 dal connubio artistico tra Fabio Marceddu, Antonello Murgia, Paoletta Dessì e Raffaele Marceddu. La forza del sodalizio scaturisce dal dialogo poetico di mondi opposti, lontani. “L’obiettivo – dicono Murgia e Marceddu - è la ricerca continua insita nell'eredità dei grandi maestri, nell'anelito sensibile e permeabile alle nuove forme, come il cinema, e la musica, forza trainante del gruppo”.

Tanti i Premi che la compagnia ha conquistato, in questa ricerca irriverente del “diritto alla gioia”, e alla ricerca di alternative ai “vicoli ciechi” che si sommano al dolore e alla disperazione del mondo. Perché, come spiegano i due interlocutori, “il teatro è dentro di noi. Non è un luogo, è un antidoto in un mondo che sembra opporsi al risveglio di un vero sé, unico e irripetibile".

07/07/2023