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Meloni, Schlein, Ferragni, Cortellesi e Venier: tutte nel forum sessista. Le loro foto rubate, commentate in modo osceno

L’eurodeputata Alessandra Moretti e Alessia Morani denunciano mentre dal forum Phica.eu inizia la fuga di utenti che postavano foto senza permesso con commenti beceri. Infine la chiusa del sito

di Redazione Milleunadonna

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Dopo il caso del gruppo Facebook “Mia moglie” e quello della 23enne vittima di una molestia verbale in ospedale subito seguito dal tirocinante in ginecologia che si lamenta, sempre sui social, di “non poter consumare di fronte a tante donnine”, questa estate becera e maschilista ci riserva una nuova perla del web: il sito Phica.eu. Non solo attrici, influencer o ragazze comuni, nella rete del forum sessista sono finite pure alcune donne impegnate in politica di sinistra e destra a cominciare dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni e dalla leader dell’opposizione Elly Schlein. Nel sito pure la ministra Santanché, l’influencer Chiara Ferragni, l’attrice Paola Cortellesi e la conduttrice Mara Venier, solo per citare i nomi più noti.

Il sito sessista chiude, esposti da tutta Italia

E come già accaduto per il gruppo social “Mia moglie”, anche questo forum chiude. La goccia finale sono state due politiche del Pd, Alessandra Moretti e Valeria Campagna. Poi è venuto giù tutto come una valanga di fango, tra decine di esposti, denunce alla Polizia postale e indignazione social in tutto il Paese. Così si chiude la storia ultra-ventennale del sito Phica.eu che ha deciso, a poche ore dallo scoppiare della bufera, di auto-cancellarsi, vista anche la pioggia di provvedimenti presumibilmente in arrivo. Hanno lasciato, per così dire, un 'cartello' con un indirizzo web a cui scrivere per la rimozione dei contenuti, e una nota in cui si difendono: "Phica è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario".
 

La denuncia di Alessandra Moretti

Le loro foto sono state rubate dai social e messe sul web, accompagnate da commenti quasi sempre osceni. A trovare proprie immagini nel forum sono state l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti, la capogruppo Dem al consiglio comunale di Latina e vicesegretaria del Pd Lazio Valeria Campagna e l'ex sottosegretaria dem al Mise e candidata alle elezioni regionali nelle Marche Alessia Morani. Moretti ha sporto denuncia dopo aver scoperto che il sito "da anni rubava foto e spezzoni delle trasmissioni tv a cui ho partecipato per poi modificarle e darle in pasto a migliaia di utenti. Ne è seguito un lungo elenco di commenti osceni che lede non solo la mia sfera emotiva ma anche l'incolumità di tante donne esposte a questa schifosa nuova modalità delle foto postate senza consenso". 

Le donne denunciano

"Quello che mi interessa di più è che tutte reagiscano e denuncino questi gruppi di piccoli uomini che continuano ad agire impuniti nonostante le tante denunce. Vanno chiusi e vietati questo genere di siti che istigano allo stupro ed alla violenza", scrive sui social Moretti. A stretto giro arriva anche la segnalazione di Valeria Campagna: "Ho scoperto che alcune mie foto sono state pubblicate senza il mio consenso. Non solo immagini in costume, ma momenti della mia vita pubblica e privata. Sotto, commenti sessisti, volgari, violenti. Alcuni addirittura parlano di me dal vivo. Oggi sono schifata arrabbiata, delusa. Ma non posso tacere", scrive su Facebook. Indignata anche Alessia Morani: "Denuncerò nelle prossime ore il sito del forum 'Phica' che ha preso senza il mio consenso immagini dai miei social network. I commenti sono francamente inaccettabili e osceni e ledono la mia dignità di donna".

Donne ignare

Il sito Phica.eu è attivo dal 2005, vi si trovano foto di ragazze di tutti i tipi e nelle situazioni più varie: sedute al bar, all'uscita da scuola o in attesa alla fermata dell'autobus, in costume a bordo piscina, o in una città d'arte. E sotto, i commenti raccapriccianti. Gli scatti più diffusi sono quelli al mare: ragazze che prendono il sole in topless o in altre situazioni private. Di recente anche alcune attrici e influencer hanno denunciato di aver trovato loro foto sul forum. Dopo il gruppo Facebook "Mia Moglie" in cui oltre 30.000 uomini pubblicavano foto intime delle consorti, spesso ignare, mostra ora di essere sempre più fiorente questo sottobosco web di pornografia non consensuale. 

Revenge porn

Il forum, che raccoglie in un’apposita sezione scatti rubati o frutto di revenge porn, conta ben 800 mila iscritti, per il 90% uomini, ma dopo le denunce dei giorni scorsi delle donne che si erano trovate con foto e nome e cognome nel forum (in alcuni casi persino con la descrizione delle case in cui abitavano), è iniziato il fuggi fuggi. Adesso la polizia postale ha aperto un’indagine, gli utenti del forum paventano le responsabilità penali. Una petizione su Change.org chiedeva di chiudere il forum e ha superato le centomila firme mentre alcune associazioni stanno provando a organizzare una class action.

Le foto sul sito

Tra le altre personalità politiche finite nel forum ci sono Mara Carfagna e Mariastella Gelmini (Noi moderati), Maria Elena Boschi (Iv), Chiara Appendino (M5S), Susanna Ceccardi (Lega), Licia Ronzulli (Fi) Marianna Madia (Pd). Oltre alle ministre dell’Università Anna Maria Bernini e del Turismo Daniela Santanché. Anche Lia Quartapelle, che ha denunciato il «forum porno» per la pubblicazione non autorizzata di immagini. Da segnalare che la segretaria del Pd viene chiamata Ello mentre le foto della presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo sono accompagnate dagli hashtag «milf» e «bocca».

Gestore anonimo

Il gestore del sito era anonimizzato con il servizio GoDaddy ma, secondo Repubblica, il portale viene gestito dall’estero. Phica.eu era diventato irraggiungibile per l’alto numero di richieste di visualizzazione generato dallo scandalo. Ora, secondo il quotidiano, gli investigatori cercheranno di capire se i paesi in cui si trovano le sedi dei due portali abbiano accordi bilaterali con l’Italia sul fronte del contrasto ai reati informatici. Altrimenti sarà difficile procedere.

Incitamento allo stupro

Su questo forum erano 10 milioni i messaggi scritti dal 2006 ma secondo Repubblica già in passato non è stato complicato risalire alle identità degli utenti coperte da nickname. In questo caso si tratterebbe di italiani, quindi residenti nel nostro paese. I quali ora possono rischiare denunce per diffamazione e minacce, fino all’istigazione a commettere reati come lo stupro, almeno questo è il tenore di molti commenti che non possono qui essere riportati.