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Nikky Haley, chi è la donna che spunta tra Biden e Trump. E perché può fare la Storia

Oggi fa l’annuncio della sua candidatura alle primarie repubblicane per la sfida della Casa Bianca. Per lei il confronto contro Donald Trump è tutto in salita

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Ottant’anni Joe Biden, 76 Donald Trump: i due più probabili candidati alla prossima corsa alla Casa Bianca sono due vecchi. Forse per questo la 51enne Nikky Haley punta per la sua campagna al concetto di “ricambio generazionale” più che a quello di genere. Donald Trump, infatti, ha ufficialmente il suo primo rivale nelle primarie per la presidenza Usa: l'ex governatrice del South Carolina che lui stesso trasformò in star del partito nominandola ambasciatrice all'Onu. Nikky Haley ha annunciato la sua discesa in campo proprio in nome di "un cambio generazionale" e se passasse le primarie, e poi vincesse contro la proposta del secondo mandato di Joe Biden (annunciato nonostante i dubbi di tanti democratici sulla sua età) diventerebbe la prima donna presidente degli Stati Uniti confermando l’onda planetaria che vuole le conservatrici riuscire dove non arrivano le progressiste (vedi alla voce Ue e Italia)

Contro i gerontocrati

Haley terrà un discorso formale proprio oggi nella storica Charleston, come aveva promesso. Ma ha anticipato l'annuncio in un video di tre minuti e mezzo che ripercorre il suo “sogno americano” di figlia di immigrati indiani ascesa al successo, sintetizza il suo messaggio politico nel quale attacca Biden insieme alla sinistra dem, anche per la sua cultura “woke” sul razzismo. Nessun riferimento al tycoon, ma è chiara la sua intenzione di rompere con l'era Trump e il trumpismo quando invoca "una nuova generazione di dirigenti" nella gerontocrazia che accomuna la leadership dei due partiti e allargando la base elettorale su temi concreti: "I repubblicani hanno perso il voto popolare in sette su otto elezioni presidenziali, questo deve cambiare", ha avvisato. In politica estera, dove è considerata un falco, ha già messo in guardia Russia, Cina e Iran. 

Tutta salita

Nei sondaggi per ora parte male, con percentuali ad una cifra. Secondo l'ultima rilevazione Reuters-Ipsos tra elettori repubblicani registrati, Trump guida col 43%, seguito con il 31% dal governatore della Florida Ron DeSantis, che però non ha ancora annunciato la sua candidatura. L'ex ambasciatrice Onu è ferma al 4% ma si vanta di non aver mai perso una sfida. Inoltre può contare su molti donatori e sul trampolino di lancio del South Carolina, Stato in cui resta popolare e che sarà la terza tappa delle primarie repubblicane. 

L’avversario, oltre Trump

Unica incognita l'ormai quasi certa discesa in campo del senatore afroamericano del South Carolina Tim Scott, che potrebbe farle concorrenza in casa. Haley ha mantenuto sempre un buon rapporto con Trump, anche dopo averlo condannato per l'assalto al Capitol (ma fu contraria all'impeachment). Aveva promesso di non candidarsi se il tycoon fosse tornato in pista ma le cose sono cambiate. Per ora Trump non ha commentato il suo annuncio, né ha coniato per lei uno dei cattivi soprannomi che affibbia ai suoi rivali. Forse perché non la considera ancora una minaccia e magari non esclude di offrirle poi il ticket con lui, in modo da contrapporre una donna (autorevole) ad un presidente che ne ha già una come vice (Kamala Harris, anche lei di origini indiane) e con la quale si ripresenterà probabilmente nelle prossime settimane. 

La previsione sbagliata

Esattamente due anni fa Nikki Haley prevedeva che Trump non avrebbe corso per la Casa Bianca dopo l'assalto al Congresso ammettendo che "non avremmo dovuto seguirlo". "Non penso che possa, è caduto così in basso", aveva detto a Politico. "Dobbiamo riconoscere che ci ha deluso, ha imboccato una strada sbagliata e noi non avremmo dovuto seguirlo e ascoltarlo. Non possiamo lasciare che accada di nuovo". Parole pesanti alle battute finali del processo di impeachment che non hanno scalfitto la voglia di Donald di riprovarci.

15/02/2023