La Biostimolazione: che cosa è, a cosa serve e quante sedute fare per avere risultati duraturi

La biostimolazione è senza dubbio tra le procedure di medicina estetica più versatili ed apprezzate dai nostri pazienti; il razionale sta nel proporre periodiche infiltrazioni di acido ialuronico “libero” da solo o in associazione con sostanze come aminoacidi, antiossidanti, complessi polivitaminici, silicio organico.

Ecco di cosa si tratta

Si tratta quindi di andare a idratare e nutrire la cute di viso, collo, décolleté e mani in maniera assolutamente naturale e senza alterare i volumi. Non si tratta infatti di filler, di sostanze cioè che riempiono, ma di cocktail nutrienti. Esistono poi oggi prodotti con caratteristiche estremante peculiari, in grado di dare un progressivo effetto tensore o creare un sostegno per un viso che nel tempo ha iniziato a scendere verso il basso. Sarà quindi compito del chirurgo valutare il miglior protocollo di trattamento per ciascuna paziente, valutando il grado di photoaging e cronoaging, lo stile di vita della paziente e le sue abitudini quotidiane, così da individuare il prodotto giusto per ciascuna.

Gli effetti

L’effetto finale che la paziente deve aspettarsi non sarà quindi necessariamente quello di un aumento di volume di uno specifico distretto del viso, ma un miglioramento complessivo, un vero e proprio “ringiovanimento” dei tessuti. 

Si consigliano di solito cicli periodici di trattamento

ciascuno di 3-4 sedute, così da massimizzare i risultati e mantenerli costanti nel tempo. Importante sarà infine anche la scelta dei prodotti in base alla stagione in cui ci troviamo; in autunno infatti si consigliano trattamenti che rigenerano i tessuti dopo lo stress dei mesi estuvi, del sole e del caldo, mentre in inverno si prediligeranno biostimolazioni estremante nutrienti e tonificanti, per poi passare in primavera ed estate a prodotti fortemente idratanti.

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