(LaPresse) - Le mani sono il primo contatto che abbiamo con un'altra persona e dicono molto su di noi, tanto da essere considerate un vero biglietto da visita. Inoltre rivelano la nostra età e smascherano anche le nostre abitudini nella cura di noi stessi. Oltre però all'aspetto estetico, screpolature, secchezza e lacerazioni possono bruciare e creare molti fastidi. Per evitare che la pelle patisca la morsa del freddo, è buona norma indossare i guanti nella stagione fredda prima di uscire di casa.
Specchio della giovinezza, le mani sono anche una delle parti più esposte e visibile del corpo. E' importante prendersene cura, contrastando la perdita di compattezza dei tessuti, le macchie senili e anche l'evidenza dei tessuti più profondi come tendini e muscoli, conseguenze del naturale processo di invecchiamento.
Quando le comuni accortezze di prevenzione non bastano più, si può ricorrere alla tecnologia impiegata nella chirurgia e medicina estetica. Le mani hanno un film idrolipidico sottile e fragile, quindi più vulnerabile quando sottoposto a continue aggressioni esterne.
Con l'avanzare dell'età si crea un eccesso di melanina, responsabile della comparsa di macchie cutanee. Il professor Alfredo Borriello, primario di Chirurgia plastica dell'ospedale Pellegrini di Napoli spiega che 'in questo caso, è possibile intervenire facilmente grazie a due differenti tipologie di laserterapia, entrambe non invasive, dove un fascio di luce attraversa la cute per colpire le singole macchie in profondità ed eliminarle nel giro di un paio di sedute: la Luce pulsata (i.p.l.) e il Laser Q Switched'.
Un altro difetto estetico è rappresentato dalla perdita di elasticità della pelle che fa sì che le mani subiscano una sorta di 'scheletrizzazione': lo spessore dello strato sottocutaneo a causa dell’età si riduce, evidenziando vene e tendini.
“Anche in questo caso la medicina estetica può essere un valido alleato”, conferma Borriello. “Estremamente efficace è il lipofilling - aggiunge il professore - una tecnica che prevede prelievi attraverso microcannule di tessuto adiposo da altre parti del corpo; il materiale ottenuto viene immediatamente processato e inserito con apposite siringhe nel dorso delle mani, che riacquisteranno elasticità e pienezza dopo pochi giorni. Ugualmente utili anche i filler di idrossiapatite di calcio”.
Un ulteriore aiuto al miglioramento estetico è il fotoringiovanimento CO2 frazionato, procedura eseguita in day hospital e anestesia locale che consente una ripresa immediata delle attività quotidiane. “Il trattamento laser dura 15 minuti - spiega Borriello - e agisce immediatamente su macchie cutanee e alterazioni vascolari, mentre l'effetto del fotoringiovanimento richiede alcune settimane per completarsi”.