L’Italia con quasi tre milioni di tonnellate e un aumento record del quindici per cento nel 2013 è il primo importatore mondiale di legna e pellet.
Un terzo del Paese risulta ricoperto da dieci milioni di ettari di boschi, con una superficie raddoppiata rispetto agli anni cinquanta, mentre l'aumento del costo del riscaldamento tradizionale ha fatto aumentare il numero di stufe e camini: questo inverno ne sono stati accesi in sei milioni.
A Veronafiere all'apertura di 'Progetto Fuoco', il salone mondiale per impianti ed attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, le associazioni di categoria hanno chiesto che la politica boschiva nazionale venga rinnovata: un piano per la riapertura delle segherie e una valorizzazione del patrimonio boschivo come volano per la ripresa economica.
Secondo le statistiche Istat, nell’ultimo decennio il legno è stato prelevato a livello nazionale per una cifra di poco superiore agli otto milioni di metri cubi annui, che equivalgono a poco meno del venticinque per cento dell'incremento annuo, contro il sessantacinque per cento della media europea. L’attività di taglio rimane disomogenea, episodica e in molti casi lontana dai centri di trasformazione industriale.
Secondo gli esperti del settore, la filiera legno energia in Italia comprende oltre settantamila imprese a fronte di oltre cinquecentomila lavoratori, che potrebbero essere molti di più se ci fosse un piano nazionale di manutenzione boschiva con incentivi per la lavorazione in loco del legname che potrebbe arrivare dalle stufe direttamente dall'Italia senza avere fatto il giro del mondo.
'Progetto Fuoco' raccoglie il meglio della tecnologia, dell'innovazione e del design del combustibile di derivazione naturale, ed è la sintesi per eccellenza del valore della filiera nel Paese.
La rassegna, in programma sino a domenica è la fiera internazionale di riferimento del comparto,che in sei padiglioni presenta macchinari per il taglio della legna e la produzione di pallet e cippato, stufe e caldaie, sino a oltre settanta appuntamenti in calendario tra convegni, workshop e seminari di formazione per gli operatori.
Veronafiere grazie a 'Progetto Fuoco' presidia un comparto che in Italia vale oltre cinque miliardi di euro, e rispetto alla precedente edizione le aziende che partecipano sono aumentate del venti per cento, con quasi settecento presenze qualificate dal mondo intero.