I profumi di São Tomé e Príncipe, isole atlantiche nel Golfo di Guinea, si respirano ancora oggi, ad esempio, a Lisbona, da dove nel XV secolo i Portoghesi, bisognosi di commerci, partirono esplorando a bordo di caravelle la costa africana e le sue isole. I profumi delle spezie delle antiche drogherie, con gli occhi del pepe nero traboccanti dai sacchi in iuta, le palme delle avenidas e dei giardini tropicali, tutto in Portogallo, terra d’Europa, porta al di là del mare. Pepe, cacao, caffè sono, ancora oggi, i gioielli del piccolo stato africano, in particolare il cacao, che l’ex colonia portoghese esporta in grandi quantità.
A São Tomé e Príncipe – dove gli abitanti si dedicano alla pesca e, in parte, all’allevamento del bestiame – altri prodotti sono le noci delle palme da cocco e da olio, copra e manioca, ma è il cacao a fare della piccola repubblica africana, con Camerun, Costa d’Avorio, Cuba, Gabon, Ghana, uno fra i maggiori produttori di cacao al mondo. A Expo 2015, São Tomé e Príncipe ha, infatti, aderito, con il tema Biodiversità con il Cacao e la Cultura della Felicità, al cluster del cacao e del cioccolato, presentando un “progetto pilota” sulla possibilità di “conciliare biodiversità e sfruttamento del cacao”.
Il 27 settembre sarà la giornata nazionale di São Tomé e Príncipe e per l’occasione il 25, al Conference Centre di Expo 2015, dalle 10.30 alle 13.30 si terrà il seminario La lezione di São Tomè e Príncipe: come rafforzare le filiere e svilupparsi in modo sostenibile. Organizzato da IFAD – il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, agenzia ONU che a São Tomé e Príncipe sostiene la crescita del settore agricolo con “interventi improntati alla sostenibilità” – in collaborazione con l’ICEA – l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale – nonché con la partecipazione di Alisei – Ong a São Tomé e Príncipe da oltre trent’anni con progetti legati al sostegno dell’agricoltura familiare – e della Commissione Nazionale EXPO di São Tomé e Príncipe, vi si parlerà del ruolo dell’IFAD nel sostegno allo sviluppo delle filiere agricole di São Tomé e Príncipe, dei benefici delle certificazioni biologica e commercio equo; del ruolo del settore privato a São Tomé e Príncipe; del – con proiezione video – consolidamento delle filiere attraverso le Indicazioni Geografiche; del – con proiezione video – rafforzamento della sicurezza alimentare attraverso le produzioni agricole.
Si parlerà anche di cooperazione, di caffè di Monte Café, nonché dell’importanza delle filiere di qualità per la valorizzazione dell’agricoltura familiare. Il tutto arricchito dalla proiezione del video Saved by chocolate, nonché da una tavola rotonda con le testimonianze di aziende che usano prodotti di qualità, come cacao e caffè, dell’arcipelago africano.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, in un secondo seminario si parlerà, invece, di turismo responsabile, con interventi sulle potenzialità del turismo a São Tomé e Príncipe e proiezioni video. Il progetto Praia Jalé, l’operato di IFAD nell’ambito delle filiere agricole come “strumento” per “supportare la crescita di São Tomé e Príncipe” come “destinazione turistica”, la Strada del Cacao – primo pacchetto turistico sviluppato dalla Piattaforma di São Tomé e Príncipe –, il Museo del Caffè, esempio di turismo comunitario, Biosfera Unesco, energie alternative e turismo, questi gli altri argomenti, che confermano tutto l’interesse nel “far conoscere al mondo una realtà incontaminata e ricca di un patrimonio naturalistico e culturale unico”.
Parteciperanno alla giornata – fra degustazioni di caffé e cioccolato tipici – delegati di São Tomé e Príncipe, rappresentanti del settore privato con interessi nel turismo responsabile, nonché nella trasformazione dei prodotti dell’arcipelago africano.
Abbiamo parlato di:
São Tomé e Príncipe a Expo 2015 Website Facebook
IFAD – International Fund for Agricultural Development Website Twitter Facebook Google+ Pinterest Blogspot SlideShare
ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale Website Twitter Facebook