Una donna che ha affrontato una malattia oncologica come lo ha fatto Bianca Balti deve essere di sicuro una donna forte. Oppure no, e forse quella determinazione a guarire può incontrare problemi che non si possono neanche immaginare. Dopo un’estate passata in silenzio, lei che aveva reso il suo pubblico partecipe di ogni passo della sua malattia, la modella ha deciso di spiegare il motivo di quell’assenza dai social, fatta eccezione per una campagna per la prevenzione del cancro alle ovaie.
L'improvviso silenzio
«È da molto tempo che non condivido dettagli della mia vita privata», osserva la modella. «Il mio ultimo post [su Instagram] risale al 10 giugno». Insolito per Bianca Balti che era solita condividere con i suoi follower outfit, gite, copertine di riviste dopo avere condiviso ogni passo della sua guarigione. Poi la confessione: dietro alla sua assenza, spiega, ci sono stati mesi difficili, perché finite le cure per il cancro la top model ha sofferto di depressione.
Il buio dopo le cure per il cancro
Il periodo buio è cominciato proprio a giugno, spiega Baldi su Substack. Dopo il diploma della figlia maggiore, Matilde, che si è appena trasferita New York, Bianca è rientrata in Italia con la figlia più piccola per passare un’estate tranquilla, con famiglia e amici. “Il giorno dopo la cerimonia di diploma sono volata in Italia con la mia figlia più piccola, Mia, immaginando un’estate in Europa che potesse guarire l’inverno difficile che avevo alle spalle: cancro, chemio, notti insonni... Volevo sole, famiglia, gioia semplice”.
La vacanza tanto attesa
Una vacanza per recuperare da un difficile inverno segnato da cancro e chemioterapia. «Ricordo che ero in Sardegna e non sapevo come alzarmi dal letto. Ogni tentativo di divertirmi si trasformava in una piccola delusione». A pesare sulle sue aspettative, anche il continuo confronto con l’estate precedente, l’ultimo momento di spensieratezza prima di scoprire il tumore alle ovaie nel settembre 2024. “Una sera sono andata nel mio locale preferito e mi sono sentita fuori posto ovunque: tutti bevevano (io sono sobria), il DJ metteva musica che non conoscevo, Matilde non c’era a ballare con me come l’anno prima. Continuavo a paragonare quell’estate alla precedente – la più bella della mia vita – quando ero single e mi sentivo libera, spensierata, forte. Quell’estate era impossibile da ricreare. E dopo il cancro, la vita non è mai più la stessa”.
Fisico e mente sotto stress
Quello che non si aspettava è che dopo la fatica fisica, subentrasse quella psicologica. A quel punto «il mio cervello ha fatto quello che fanno i cervelli dopo un sovraccarico: si è spento. Il mio corpo ha seguito l’esempio. Ho pianto, non riuscivo ad alzarmi dal letto, mi sentivo come se mi avessero tolto la terra da sotto i piedi». Poi il silenzio social che «è stato assordante persino per me. Quello che è successo a giugno è stato allo stesso tempo rumoroso, complicato e ordinario».
Su consiglio del fidanzato Alessandro Cutrera, Balti è tornata dalla psicologa oncologica, ha ricominciato a mettere i cerotti con gli estrogeni (che aveva smesso a dicembre) e si è iscritta a pilates: «Ho semplificato la mia vita e dato priorità alla mia salute».
Proteggersi per non fingere
Ora si sta riprendendo ma spiega: «La depressione è un posto strano e cattivo. E dopo mesi passati a essere “forte” nonostante il cancro, questa vulnerabilità mi è sembrata quasi un tradimento. Perché io, che ho lottato così duramente, dovrei crollare adesso?». Eppure quel silenzio «era una forma di protezione. Non potevo fingere che tutto andasse bene». Era necessario darsi il tempo di «guarire in modo privato e onesto». Poi ci sarà tempo per tornare sui social, ma «alla fine», quando sarà pronta. “Sono un’opera in corso”, confessa. “Il trattamento è andato bene; sono in remissione da mesi. Ho due figlie incredibili, un compagno che c’è, amiche che sono famiglia, una casa piena di piccole gentilezze. Sono grata. Ma la gratitudine non cancella la depressione. La complica. A volte la fa sentire imbarazzante. Per questo lo dico chiaramente: la depressione dopo aver superato il cancro è reale, permessa e non un fallimento morale”.
L’appello
Nel frattempo lancia l’appello: «Se ti sei mai sentito così — esausto per il tuo corpo e i tuoi pensieri, vergognandoti di essere triste quando hai così tanto di cui essere grato — non sei solo». E poi precisa: «Io non sono un dottore, solo una donna con una storia».
Foto Ansa e Instagram