Confondere l’attore con il personaggio che interpreta è un atteggiamento che ci riporta ai tempi in cui i bambini fermavano per strada Nino Manfredi e gli chiedevano di Pinocchio. Era il 1972 ma in Polonia pochi giorni fa lo stesso errore, sovrapporre ruolo e persona, è stato fatto da minacciosi oltranzisti cattolici polacchi al grido di: «Togliete quel ruolo a Kasia Smutniak».
L'accusa della destra polacca
L’attrice interpreta la Vergine Maria nel secondo film di Mel Gibson su Gesù, "La Resurrezione di Cristo", che si gira a Cinecittà, ma la destra conservatrice e sovranista, in cui si riconosce il Presidente della Repubblica Karol Nawrocki, leader del partito Diritto e Giustizia, ha protestato con la produzione americana del film chiedendo che l’attrice venga esclusa per le sue esplicite posizioni sull’interruzione volontaria di gravidanza.
“Incompatibile con la sacralità della Vergine Maria”
Insomma, il fatto che Kasia Smutniak sia favorevole all’aborto non le permetterebbe dare volto alla Madonna. Il sito della radio nazionale polacca ha riportato le parole di Pawel Ribicky, addetto stampa dell’ex presidente di estrema destra Andrzej Duda: «Non è un mistero che Smutniak abbia pubblicamente sostenuto il diritto all’aborto, criticando in più occasioni le leggi della Polonia, ritenendole un pericolo per i diritti delle donne». L’aborto in Polonia è consentito ma la legge è molto restrittiva, quindi per i detrattori dell’attrice - la destra cattolica - lei è incompatibile con la sacralità della Vergine Maria.
Il silenzio di Kasia e Mel Gibbson
Il regista Mel Gibson, che si definisce cattolico praticante, non risponde e non lo fa nemmeno Smutniak che, di certo, si asterrà dal modificare la sua opinione sui diritti delle donne. Kasia si è sempre dichiarata a favore dell’aborto e si è più volte espressa in modo duro contro certe politiche del suo Paese. Nel documentario Mur, nel 2021, ha esordito da regista e ha raccontato le migliaia di profughi bloccati alla frontiera tra Polonia e Bielorussia. In Mur ha mostrato persone che rischiavano la vita nel bosco sorvegliate dai cani delle guardie indifferenti ad estranei al dramma. Forse la destra polacca non glielo ha perdonato e ritiene che la sua pietà per quei profughi derelitti non sia degna dalla Madonna.
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