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Poliziotte in short per attrarre i turisti: accuse di sessismo al sindaco

Accorciare i pantaloni delle vigilesse per attirare più turisti è un’idea così becera che non avrebbe avuto cittadinanza neanche in un “b-movie” italiano anni ’80. E invece il sindaco di Brummana, graziosa cittadina collinare a est di Beirut, ha escogitato questa geniale trovata gettando scompiglio in quello che è considerato il rifugio estivo della borghesia di Beirut.

Le studentesse-vigilesse

Come racconta La Repubblica, Pierre Achkar ha assunto delle studentesse nella polizia locale per dirigere il traffico - che per la verità è molto contenuto nella quieta Brummana – ma ha fornito loro un abbigliamento particolare. Le giovani non indossano, infatti, una normale divisa come i colleghi di sesso maschile, ma pattugliano le strade indossando aderentissimi short neri.

Le accuse di sessismo

Sui social i libanesi si sono divisi tra favorevoli e contrari ma tra i più critici c’è chi accusa il sindaco di assecondare una logica sessista esponendo le giovani ragazze come fossero modelle, anziché agenti di polizia.
"Gli short sono un problema ora?", ha detto Achkar, intervistato dal quotidiano Annahar. "Ci hanno detto che il Libano ha un'immagine negativa in Occidente, che scoraggia il turismo nella nostra terra. Così, ho deciso questa cosa, per dimostrare che questa immagine è sbagliata. Vogliamo attrarre più turisti occidentali", ha spiegato ad Annahar.

Cosa dice la legge

Da un punto di vista giuridico, la decisione di Achkar sembra non andare contro la legge. Secondo Ziad Baroud, ex ministro degli Interni, intervistato da Al Jadeed, non esiste nessun codice di abbigliamento specifico per il personale di polizia municipale. In Libano, ogni municipalità può scegliere le uniformi da far indossare al proprio personale di polizia e il codice di abbigliamento varia a seconda della zona e della religione preponderante (villaggi a maggioranza cristiana, musulmana sunnita, sciita, ecc).

Foto Ansa

08/11/2022