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Anna Nicole Smith, una vita al limite: ascesa, crollo e morte di una donna in cima al mondo

La modella e playmate americana immortalata nel documentario “Anna Nicole Smith – la vera storia”: dalla conquista della fama al dramma e all’oblio seguiti dalla morte

Foto Ansa

di Giacomo Pisano

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Netflix dedica alla modella e playmate americana il documentario “Anna Nicole Smith – la vera storia” che ripercorre la vita turbolenta e la folgorante carriera, dalla conquista della fama al dramma e all’oblio della ragazza di provincia diventata una stella.

Una vittima?

Quel che emerge dall’accurato documentario, firmato da Ursula Macfarlane, Anne Nicole Smith non era una vittima ma una donna determinata, caparbia e ambiziosa. Fin da giovanissima aveva puntato in alto in cerca della fama. A queste sue caratteristiche però si affiancavano la naturale paura di non piacere, di essere dimenticata, di sparire e una fragilità umana che la ha spinta, così come altre icone del suo tempo, verso una vita di dipendenze e depressione. La sua storia è un ritratto dell’epoca, della potenza dei media, della spietatezza dello showbusiness e riesce a imprigionare ascesa e declino di una ragazza che voleva essere una star.

Una vita in salita

Vickie Lynn Hogan nasce nel 1967 in Texas, cresciuta dalla madre e da una zia. Il padre la abbandonò infatti appena nata. Per mantenersi ha fatto lavori da cameriera e da modella. Si sposa giovane e ha un figlio che presto vedrà i genitori divorziare. Nonostante le difficoltà e il carico di impegni Vickie, che cambia il suo nome in Anna Nicole Smith, è molto determinata ad emergere. L’occasione si presenta nel 1992 quando Claudia Schiffer rifiuta di posare senza veli per Playboy e, nonostante fosse una perfetta sconosciuta, fu chiesto a lei di sostituirla. Anne Nicole incarna la bellezza tipica americana, quel misto di sfrontatezza e vulnerabilità che già furono di Marilyn Monroe e che tutti amavano. Forse per questa sua vaga somiglianza, capelli biondi e mossi, un carattere frizzante a volte provocatorio a volte ingenuo, che la celebre rivista la sceglie come cover girl. È l’inizio di una carriera, fuori dalla norma, ma pur sempre una carriera per quei tempi così avidi di personaggi da fagocitare.

Gossip, scandali e un matrimonio da sogno

Gli anni Novanta la vedono protagonista di piccole parti al cinema e in tv, senza particolare risalto, ma soprattutto è il mondo del gossip che la segue dappertutto specialmente quando nel 1994, a soli ventitré anni, sposa il plurimiliardario magnate del petrolio ottantanovenne J. Howard Marshall. La stampa e i media si scatenano, così come gli eredi di Marshall che, alla morte del padre le mossero guerra per entrare in possesso dell’ingente patrimonio. La causa legale si protrasse per anni provandola psicologicamente e fisicamente. Perso il fisico da pinup, infatti, dovette affidarsi a una azienda specializzata nel dimagrimento. Fece scandalo agli Mtv Awards in Australia scoprendo i suoi seni nudi. È l’inizio del suo declino.

Figli, dipendenze, crollo

Dannielynn Hope è la secondogenita di Anne Nicole, concepita con il suo avvocato Howard K. Stern, con cui celebrò un finto matrimonio alle Bahamas che procurò alla figlia noie legali notevoli. La vita dell’ex playmate è sempre più complicata, la voglia di rimettersi in pista è tanta ma il destino ha un triste esito per lei. A soli tre giorni dalla nascita di Dannielynn Hope il primogenito Daniel muore in circostanze misteriose, si ritiene per l’abuso di alcol e droga. Questo getta Anne Nicole in una spirale depressiva da cui non troverà mai uscita se non con la morte. L’8 febbraio 2007 infatti, muore in Florida, in un disperato viaggio in ambulanza a causa di collasso dovuto a un mix di nove farmaci e droghe, tra cui metadone. Non fece in tempo a godere del denaro lasciatole dal marito perché morì prima della sentenza definitiva, travolta dal dramma di una vita che avrebbe dovuto essere splendente. Nella memoria collettiva quel corpo esplosivo, il sorriso malizioso e naturale resteranno un ricordo amaro.

19/05/2023