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Bruno Vespa nella bufera per la puntata sull’aborto con soli uomini. Lo sberleffo social e il richiamo della presidente Rai

La polemica è sorta immediata e sui social non si parla d’altro. La presidente Soldi ha fatto al conduttore un richiamo sul tema sensibile dell'aborto. Vespa risponde: "Garantirò alle donne ruolo che meritano"

di Redazione

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Potrebbe sembrare una barzelletta e invece è la triste realtà: alla Rai chi discute di aborto è chi non potrà mai prendere una decisione in merito perché non resterà mai incinto. Nella puntata di giovedì di "Porta a porta", Bruno Vespa è infatti riuscito a portare avanti una discussione con soli uomini. Il fatto è risultato ai più talmente ridicolo che i social si sono riempiti di battute sferzanti e di immagini che rendevano l’idea dell’assurdità: un consesso di sette uomini sotto una grande scritta “aborto”. Una circostanza anche più insensata di quella che vede il cda Aifa composto di dieci uomini.

Il richiamo della presidente Rai

Dell’assurdità si è accorta pure la presidente Rai Marinella Soldi che ha scritto a Bruno Vespa richiamandolo al “ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne”.

La risposta di Bruno Vespa a Soldi

"Non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del Tg1 affidò a tre donne la conduzione delle 13.30", ha risposto Bruno Vespa alla presidente Rai. "Al di là della circostanza specifica che credo di aver ampiamente chiarito, ho ricordato che la reputazione di Porta a Porta nasce dall'ospitare politici molto rappresentativi. Ebbene ci sono soltanto 5 donne (Pd e M5S) su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi 5 partiti. In ogni caso faremo il possibile per garantire alle donne il ruolo che meritano". Come dire che se le donne non ricoprono figure apicali mica è colpa sua.

Donne invitate tutte indisponibili 

La redazione di Porta a Porta, in una nota ha poi replicato alle polemiche facendo notare ''che gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del PD (sostituite alla fine dall'onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch'essa indisponibile. In ogni caso l'aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso al governo contro l'Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del PD, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali. Il caso verrà comunque portato in commissione di Vigilanza.

 

20/04/2024