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Doppi sensi e battute sessiste in diretta: sospesi due commentatori di Sky

Nel post gara del Gran Premio di Spagna, la giornalista di Sky Federica Masolin ha faticato a fare fronte alle volgarità espresse dai colleghi Matteo Bobbi e Davide Valsecchi

Doppi sensi e battute sessiste in diretta sospesi due commentatori di Sky

Federica Masolin, giornalista di Sky

di Redazione

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Che a una giornalista capiti di dovere tenere a freno i commenti sessisti dei colleghi non è certo insolito, che debba farlo in diretta è invece decisamente anomalo. Ne sa qualcosa Federica Masolin, la giornalista inviata di Sky all’ultimo Gran Premio a Barcellona. Nel post-gara in diretta tv, due commentatori sportivi su Sky, anziché dare giudizi tecnici sulle auto e sui piloti, si sono messi a fare battute volgari su due sconosciute che apparivano in video dando vita a un siparietto sessista fatto di doppi sensi che Masolin, pure con difficoltà e con grande imbarazzo, è riuscita a tenere a freno con professionalità chiedendo di far vedere alcune interviste invece che ascoltare quel dialogo da spogliatoio maschile.

Doppi sensi e battute sessiste in diretta sospesi due commentatori di Sky

La sospensione

I due giornalisti Sky, Matteo Bobbi e Davide Valsecchi, ex piloti, sono stati sospesi dal prossimo Gran Premio in Canada. Impossibile non prendere provvedimenti dopo la bufera che si è subito animata sui social contro “i mandrilloni di Sky F1”. Contemporaneamente tanti ascoltatori e utenti hanno manifestato solidarietà per Federica Masolin e complimenti per come ha gestito la situazione. 

Doppi sensi e battute sessiste in diretta sospesi due commentatori di Sky

Le scuse di Valsecchi

Nella giornata di martedì sono poi arrivate le scuse dei due, via social. Il primo a esprimersi è stato Davide Valsecchi: «Mi dispiace, tanto, perché domenica nel dopo gara sono caduto in uno scambio di battute di cattivo gusto e ho usato parole non adatte e irrispettose. E io non lo sono. Per questo vorrei chiedere scusa a chi si fosse sentito offeso, alle donne e a Sky. Davvero», ha scritto su Instagram.

Il rammarico di Bobbi

Poi è arrivato il mea culpa di Matteo Bobbi: «Domenica nel dopo gara sono stato protagonista di una battuta uscita in modo del tutto infelice, nonostante non fosse nelle mie intenzioni ho generato un momento sgradevole che ha reso sofferenza alla sensibilità di alcune persone. Sono finito in ghiaia», ha scritto sempre su Instagram. «Essendo tutto altro che una persona irrispettosa chiedo sinceramente scusa a chi si fosse sentito offeso ribadendo il mio totale e profondo rispetto verso tutti e verso le donne, in particolare a cominciare dalla splendida donna che ho accanto. Da 10 anni commento la F1 con gli amici di Sky, una famiglia ormai e in 10 anni non mi ero mai trovato in una situazione così spiacevole. Ho sempre pensato che dagli errori si capisce, si impara e si riparte. Qual che è successo mi porterà a cercare di migliorare ulteriormente come uomo e come professionista». 
Chissà se la sospensione servirà di lezione non solo a loro.

La condanna della Cpo Fnsi

«In un momento grave come l'attuale, in cui la cronaca ci pone sotto gli occhi fatti di inaudita gravità, la caduta di linguaggio in un ambito sportivo di grande seguito si rivela particolarmente dannosa», rileva la Commissione pari opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana condannando l'episodio accaduto in diretta tv, domenica 4 giugno 2023, su Sky, da Barcellona, in occasione del Gran Premio di Formula Uno.

«Il siparietto di doppi sensi tra Matteo Bobbi e Davide Valsecchi, ex piloti, ora commentatori per Sky, ha messo in imbarazzo Federica Masolin, giornalista inviata di Sky. Sarebbe al contrario opportuno – rileva la Cpo – che la narrazione sportiva si sforzasse di allontanare sempre di più cliché sessisti, generatori di modelli culturali retrogradi e pericolosi, per contribuire a creare un sistema valoriale da condividere con le nuove generazioni». A quanto apprende la Cpo Fnsi, «Sky avrebbe già preso provvedimenti nei confronti dei due commentatori, sospendendoli per il prossimo Gp, segno – conclude la Commissione – della gravità dell'accaduto».

 

07/06/2023