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Giusy Buscemi e la paura di avere un figlio: "Ogni volta che resto incinta perdo il lavoro”

In un intenso monologo realizzato per il programma “Le Iene”, l'attrice ha parlato della sua scelta della maternità e di cosa abbia comportato per il suo lavoro

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Giusy Buscemi, tornata in tv nella nuova fiction di Canale5 come protagonista di Vanina - Un vicequestore a Catania, è stata ospite de Le Iene e ha emozionato il pubblico con un monologo su maternità e lavoro. Non è certo la prima volta che una madre esprime le difficoltà incontrate nel conciliare il ruolo di lavoratrice, in questo caso d'attrice, con quello di genitore. Ma Giusy Buscemi ci ha fatto un toccante promemoria ponendo anche delle domande non scontate: “Perché dobbiamo ancora scegliere tra essere madri e lavoratrici?

Il monologo di Giusy Buscemi

Ma ecco le sue parole: "Ci viene chiesto continuamente di scegliere, la vita è fatta di scelte, è vero, ma finché si tratta di scegliere cosa comprare al supermercato o che libro leggere tutto bene, ma se la scelta è tra diventare madre o fare carriera allora è complessa". Giusy ha spiegato che per un'attrice conciliare la famiglia e il lavoro è quasi impossibile, tanto da arrivare a dire che per le attrici la maternità è inesistente: "A 19 anni mi sono trasferita a Roma, volevo fare l'attrice. Poi ho incontrato l'uomo della mia vita, le priorità sono cambiate. Volevo una famiglia, dei figli. Beh, se per tutte le donne che lavorano la maternità è ancora una dura battaglia, per le attrici semplicemente la maternità non esiste".

 
 
 
 
 
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Addio lavoro con la gravidanza

L’attrice ha poi raccontato che quando è rimasta incinta della prima figlia, ha perso un lavoro: "Riprendo a lavorare, resto incinta del mio secondo figlio. Per onestà prima di firmare il contratto dico di essere incinta, e altrettanto onestamente mi viene detto che l'assicurazione non copre le attrici in gravidanza. Perdo di nuovo il lavoro. Nasce il mio secondo figlio. Ho passato mesi in cui mi sentivo scissa, da una parte la gioia di diventare madre, dall'altra la paura, paura che nulla sarebbe tornato come prima”.

La madre scissa

Il dilemma è quello che affligge molte mamme che si dividono tra la cura dei figli e il lavoro: "E questa scissione continuo a viverla tutti i giorni: quando sono al lavoro penso ai miei figli, e quando sono con i miei tre figli - perché nel frattempo è nato anche il terzo - tra pappe giochi e urla non vi nascondo che vorrei tornare sul set. Oggi sono una madre che lavora, come tante. Stanca, scissa, ma in qualche modo ho fatto pace con l'idea di perfezione, forse esiste ma non fa per me”.

Meglio non scegliere

Il monologo si chiude con la domanda: "E se potessimo non scegliere, se potessimo non avere paura di avere un figlio perché poi dovremmo rinunciare alla carriera, se potessimo non sentirci in colpa per aver preso l'una o l'altra decisione, che mondo sarebbe?". Le riflessioni dell'attrice su lavoro e maternità hanno aperto un dibattito anche tra il pubblico e i follower: da un lato c'è chi condivide le sue difficoltà, dall'altro chi invece l’accusa di essere una privilegiata e di avere poco da lamentarsi.

28/03/2024