logo tiscali tv

Un mistero chiamato Raffaella Carrà: il documentario che svela le due anime di "Raffa"

Una donna riservata, molto gelosa del suo privato, che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto, e nella quale convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni

(Foto Instagram e Ansa)

Leggi più veloce

Il documentario Raffa è un omaggio intenso, sentito, accurato a una delle donne più amate dal pubblico italiano, e non solo, cui si affiancano anche altre due vere chicche da collezione: un libro e un cofanetto di dischi “Ho provato a raccontare una vita eccezionale”.

E quando la vita a cui ci si riferisce è quella di Raffaella Carrà, si può capire perché Daniele Luchetti usi l’aggettivo “eccezionale”. Il regista (tra i suoi film più noti  Il portaborse, La Scuola, Mio Fratello è figlio unico) è infatti l’autore del documentario Raffa. Il ritratto di un’icona senza tempo, la prima docu-serie originale dedicata all’artista, scritta da Cristiana Farina (creatrice della serie cult ‘Mare Fuori’), con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni (figlia di Gianni), Totò Coppolino e Salvo Guercio, disponibile dal 27 dicembre sulla piattaforma streaming Disney +.

Nel 2023 avrebbe compiuto 80 anni

Proprio nel 2023 la regina del piccolo schermo, scomparsa il 5 luglio 2021, avrebbe compiuto 80 anni, e il lavoro a lei dedicato, suddiviso in 3 episodi da 1 ora, è un approfondito ritratto, sul piano professionale e su quello privato, di quel mito amato incondizionatamente dal pubblico internazionale per oltre mezzo secolo. “Per il documentario -ha sottolineato Luchetti -, ho scelto la linea del racconto cronologico. Solo partendo infatti da Bellaria, dal dettaglio di questa piccola ‘La La Land’ romagnola, si può capire come lei venisse dalla visione del musical e da una terra dove ballare fa parte di una cultura popolare. Raffaella ha mischiato il liscio, il pop e il rock portandolo sul piccolo schermo”.

Raffaella rimane un mistero

Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà, regina della TV e icona LGBTQ+, Raffaella rimane anche un mistero; una donna riservata, molto gelosa del suo privato, che lottava per affermarsi in un mondo di uomini, che ha amato e sofferto, e nella quale convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più vulnerabile di Raffaella Pelloni. La serie - attraverso molte preziose immagini di repertorio, pure inedite, provenienti in esclusiva anche dal suo personale archivio - ripercorre la sua vita pubblica e privata, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, il flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, crisi e rinascite. Permette di addentrarsi nel percorso artistico di un personaggio unico, capace di superare barriere generazionali e culturali, che ha affascinato l’immaginario collettivo con la sua energia straordinaria. “Da ragazzino - ha confessato Luchetti - dichiaravo di non amarla. In realtà ne ero turbato e segretamente innamorato. Da adolescente pensavo fosse solo un’icona pop mentre io ero interessato a culture alternative. Lei troneggiava dalla tv del salotto mentre pranzavamo, e nonostante fingessi di essere scandalizzato dal disimpegno delle sue trasmissioni di mezzogiorno, come chiunque, ero attaccato al televisore e ai suoi primi piani. Girare Raffa è stata per me un’occasione speciale. Rivivere a distanza di anni, e finalmente senza pregiudizi, le ragioni del suo travolgente successo, mi ha fatto capire quanto ad essere avanti fosse lei, non io che semplicemente seguivo altri grandi fenomeni costruiti a consumo dei giovani”.

Canzonissima, Milleluci, Pronto, Raffaella?, Carràmba! 

Per oltre cinque decenni, dalla fine degli anni ’70, Raffaella Carrà ha segnato la tv italiana fondendo conduzione, canto e danza, arrivando a vendere oltre 60 milioni di dischi e ad essere amatissima in Spagna, America Latina e Stati Uniti. “Lei non faceva, lei era” afferma Emanuele Crialese, uno dei numerosi intervistati del documentario, insieme con, tra gli altri, Rosario Fiorello, Tiziano Ferro, Marco Bellocchio, Renzo Arbore, Loretta Goggi, Enzo Paolo Turchi, Bob Sinclar, il costumista/stilista Luca Sabatelli, da poco scomparso, con Nick Cerioni, in lacrime, a ricordare l’importanza della Carrà per la comunità Lgbtq+. “È stato uno dei grandi fenomeni pop italiani, e questo film è un tentativo di mettere assieme più tasselli possibile per ipotizzarne un ritratto - ha dichiarato Luchetti a fine lavorazione-. Credo di aver restituito la complessità di una vita professionale longeva e variegata, ricca di inventiva e di talento. Spero che chi lo veda, potrà sentirsi libero di poter finalmente dichiarare quello che sento di poter dichiarare io: che di Raffaella ci si può solo innamorare, arrendendosi senza riserve alla sua grazia energetica, dichiarandola ufficialmente una innovatrice, che ha cambiato spesso identità senza mai tradire i propri desideri”.

Il libro

Raffaella l’attrice. Raffaella la ballerina. Raffaella la cantante. Raffaella la presentatrice. Raffaella l’icona di stile. Raffaella Carrà. Tra moda e mito (24Ore Cultura) di Massimiliano Capella, con la direzione artistica di Sergio Iapino, a lungo suo compagno di vita, è un “must” che offre un ulteriore visuale e amplia ulteriormente gli orizzonti sulla figura della Carrà. “Raffaella era unica. Una donna forte, indipendente, grande professionista e allo stesso tempo di gran cuore, generosa e attenta -scrive Iapino nell’introduzione-. Ogni tanto scherzava dicendo di essere divisa in due: la Carra del mondo dello spettacolo e la Pelloni della vita privata. Ho conosciuto entrambe ma non ho mai trovato un contrasto, una contraddizione tra le due. Raffaella riusciva a unire semplicita e rigore, divertimento e lavoro”. Ecco dunque il suo originale percorso tra cinema e televisione, ambiti in cui ha definito uno stile -lo “stile Carrà”, appunto- anticipando i tempi con un tocco personale, e trasformando la sua immagine in un simbolo di emancipazione e talento. Ma cos’è lo “stile Carrà”? Il volume racconta come è nato e come è mutato, in stretta connessione con le rivoluzioni artistiche, estetiche e di costume che hanno segnato la società contemporanea dagli anni Sessanta a oggi. Raffaella Carrà è icona pop: ballerina, cantante, donna di grande professionalità, generosità, progressista e, soprattutto, libera. Il libro narra e approfondisce il mito attraverso un ampio apparato iconografico, composto da foto di repertorio e materiale inedito, che la ritrae con abiti e costumi di scena che hanno segnato una vera e propria rivoluzione nell’ambito dello spettacolo e che ancora oggi continuano ad essere fonte di ispirazione per il mondo della moda e per le celebrità.

Un cofanetto da collezione

Una chicca per tutti i fan della mitica Raffa: è da poco uscito “GLI ANNI RCA DI RAFFAELLA I SINGOLI 1971-1972”(Sony Music), l’esclusivo cofanetto che racchiude quattro 45 giri originali e uno inedito, e conclude il ciclo dei singoli RCA di Raffaella Carrà degli anni ‘70. Il 7'' 45 giri inedito contiene “Tuca Tuca (English vrs) / Regue (Reggae Rrrr Spanish vrs)”:  In questa versione, "Tuca Tuca (I Like It)" viene stampato per la prima volta in assoluto sul supporto vinile ed è la prima volta che il brano Regue è disponibile in Italia, dato che in origine, nel 1971, era stato prodotto unicamente per il mercato cileno. “Gli Anni RCA di Raffaella i singoli 1971-1972”, che conclude il ciclo dei singoli RCA di Raffaella degli anni ’70, è disponibile nelle versioni nero negli store fisici e digitali e colorato, in tiratura limitata e numerata, a 500 copie unicamente sullo Store Sony Music. Ed ecco i cinque dischi presenti all’interno di “GLI ANNI RCA DI RAFFAELLA I SINGOLI 1971-1972”: Maga Maghella / Papà; El Borriquito / Raindrops Keep Fallin' On My Head; Tuca Tuca Si / Accidenti a quella sera; T'ammazzerei / Era Solo Un Mese Fa; I Like It (Tuca Tuca) / Regue (Reggae) – Vinile 7’’ Bonus. A impreziosire la copertina uno scatto inedito di Gianni Boncompagni; infatti è proprio in quegli anni che la Carrà arrivò al successo televisivo e conobbe Boncompagni, col quale condivise poi tantissimi anni di carriera. E per tutti gli appassionati, sono inoltre disponibili per l’ascolto in digitale gli album “Fiesta (Italian Edition)”, “Mi spendo tutto”, “Raffaella (1988)”, “Raffaella (1971)”, “Raffaella… Senzarespiro”, “Scatola a sorpresa”, “Milleluci”, “Felicità tà tà” e “Raffaella (1978)” per un totale di 9 album presenti sulle piattaforme streaming e in digital download.

Una “discoteca” speciale…

Per celebrare il debutto su Disney+ di Raffa, a Milano, presso il CityLife Shopping District, si ha l’opportunità di vivere un’esperienza unica: fino al 7 gennaio (tranne la giornata del 1° gennaio) si può infatti entrare in quella che all’apparenza si presenta come una semplice cabina telefonica, ma che in realtà è una vera e propria discoteca in miniatura. Ispirata a “Pronto Raffaella” questa speciale installazione sarà animata da musica, luci e colori, e farà immergere tutti i fan nell’atmosfera del mondo della showgirl più amata di sempre.

30/12/2023