Non solo l’invadenza della madre Victoria e le tensioni tra Brooklyn e Romeo per un’ex fidanzata, all’origine della faida dei Beckham ci sarebbe soprattutto una questione di soldi. A sollevare il tema sarebbe stata la famiglia di Nicola Peltz, moglie del primogenito di David e Victoria, secondo la quale l'ex calciatore e l’ex Posh Spices sarebbero avari: non avrebbero adeguatamente provveduto alle necessità immobiliari di Brooklyn dopo il matrimonio.
La villa da sogno
Argomento del contendere, la residenza della giovane coppia: una villa da 11milioni di dollari in California, che di fatto apparterrebbe a Nicola, visto che è stata comprata con denaro proveniente da un fondo fiduciario istituito per lei dal padre, il milionario Nelson Peltz. Stando a una fonte raccolta da The Sun, i Peltz avrebbero contribuito in toto o quasi all'acquisto della casa, cosa che non sarebbe stata gradita dal padre della sposa, costretto a sborsare quasi l’intera cifra. Nelson Peltz, infatti, ha dovuto firmare la cessione del denaro del fondo fiduciario di Nicola, mentre la giovane coppia avrebbe contribuito con i propri risparmi mettendo il resto della cifra.
Figli viziati
Dall’altra parte, i coniugi Beckham, che hanno sempre provveduto in modo adeguato ai figli ma senza esagerare per ragioni educative. «David e Victoria arrivano dalla classe operaia», ha fatto notare la fonte del Sun, «Quando si è trattato di comprare questa casa ovviamente non hanno dato al figlio milioni di sterline: che tipo di messaggio avrebbero trasmesso?». Il tabloid, inoltre, ha aggiunto che David e Victoria non intendono viziare «inutilmente» i loro figli e che hanno insegnato loro il valore del denaro. Evidentemente non hanno fatto altrettanto in casa Peltz, dove a Nicola non è mai stato negato nulla. Intanto, un’altra fonte vicina alla famiglia Beckham ha dichiarato al Mirror: «È deludente, e francamente assurdo, che qualcuno cerchi di trasformare il matrimonio tra Nicola e Brooklyn, e questo importante traguardo di possedere una casa, in qualcosa di tossico».
Foto Ansa e Instagram