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La vera rivoluzione della tv passa per "Striscia la Notizia": cosa sta succedendo

Antonio Ricci stavolta ha mantenuto la promessa e sta chiudendo rigorosamente alle 21,25 per dare modo agli spettatori di vedere la prima serata a un'ora decente. Rai 1 invece continua ad allungarsi

Foto Ansa e Mediaset

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Eccola la vera rivoluzione della stagione televisiva. Altroché sterzate a destra o giravolte dei volti noti. La novità che cambia letteralmente la vita degli spettatori è la partenza anticipata della prima serata. Per ora solo su Canale 5, scelta decisa unilateralmente da Mediaset. Striscia la notizia” chiude rigorosamente alle 21,25 in modo che, dopo la pubblicità, reality, fiction, film o varietà cominciano alle 21,30 o giù di lì. Un gesto di buona educazione nei confronti degli spettatori che da anni si lamentano che i programmi preferiti (discorso che vale soprattutto per le ammiraglie Raiuno e Canale 5) partono quasi alle 22 quando ormai per molti, lavoratori e studenti, è ora di dirigersi verso la camera da letto. Ma, soprattutto, il fatto che indispettisce le persone è cominciare a guardare una trasmissione e poi doverla interrompere perché si fa troppo tardi. E non tutti, soprattutto gli utenti delle reti generaliste, amano registrare o finire di vedere il programma sulle piattaforme on demand.

La programmazione educata

Insomma per il pubblico di Canale 5 (al di là del fatto che alcuni show come il Grande Fratello sono sterminati e quindi si allungano in ogni caso a notte fonda) è l’inizio di una buona pratica. Non emulata, purtroppo, dalla Tv di Stato che - almeno finora - non ha annunciato alcun cambiamento di rotta. “Affari tuoi” continua in versione long fino alle 21,37/21,40. Facendo slittare le partenze delle amatissime fiction e degli show del primo canale. Anche perché prima del giochino condotto da Amadeus vanno in onda i “Cinque minuti” di Bruno Vespa. Ma, onestamente, i pacchi potrebbero essere accorciati di qualche minuto senza problemi e senza nulla togliere alla continuità del game. Il fatto è che quell’allungamento della fascia che viene chiamata nel gergo Auditel “access prime time” serve per mantenere alti gli ascolti del Prime Time: più allunghi un programma e più lo share si alza. E questo si traduce in monete sonanti per le casse delle concessionarie di pubblicità.  

Per cui da anni Rai e Mediaset avevano ingaggiato una lotta a chi avanzava di minuto in minuto i programmi dell’access in quella mezzora che va dalla fine dei tg serali fino al momento in cui le famiglie si siedono sul divano, magari dopo aver aggiustato la cucina. Una brutta pratica che, in varie fasi, si è tentato di evitare, promettendo, una volta Rai, una volta Mediaset, di tornare a orari umani, ma poi - proprio per via degli ascolti - si tornava ad allungarsi. Ora si vedrà se Canale 5 continuerà sulla buona strada intrapresa. Del resto, questa scelta sembra rientrare nella strategia inaugurata dai vertici Mediaset di rendere più “educata” tutta la programmazione: e si sta vedendo anche nell’impostazione del “Grande Fratello” e di “Pomeriggio 5” a cui si aggiunge anche il cambiamento già fatto negli anni scorsi della programmazione della domenica. 

Poi, verso dicembre, si faranno i primi conti e si vedrà se l’accorciamento di “Striscia la notizia” avrà inciso o meno sugli ascolti Auditel, che costituiscono una cassaforte per Publitalia. Antonio Ricci, patron di “Striscia", con il suo solito sarcasmo durante la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione aveva annunciato che avrebbe chiuso in anticipo il tg satirico perché Canale 5 quest’anno avrebbe una buona programmazione. “In passato - ha detto - chiudevamo più tardi per sopperire alla debolezza del prime time della rete. Adesso l’azienda è sicura di avere prime serate forti, quindi noi ci ritiriamo prima”. E aveva rivolto ai giornalisti un appello a “esaminare gli ascolti dal punto di vista del pubblico commerciale (15-64anni), che è l’unica cosa che interessa a un’azienda privata come Mediaset”. Anche se - in questo modo - non si possono fare confronti con la tv pubblica.

Intanto Raiuno, nonostante “Affari tuoi” resti lungo, ha perso in prime time quasi tre punti di share rispetto allo scorso anno (parliamo della settimana scorsa - la prima in cui è onda Striscia - in confronto a quella rispettiva del 2022) mentre Canale 5 ha perso meno: l’1,6 per cento. Ma la stagione è appena iniziata, i conti si fanno più avanti. E la speranza è che Raiuno segua il buon esempio della rete ammiraglia Mediaset. 

06/10/2023