Fra audio rubati e repliche sotto forma di carte bollate finite in tribunale, l’affaire Bova-Ceretti- Munoz Morales è la notizia dell’estate e, come era prevedibile, da dibattuta “questione di corna” diventa ora questione di note a margine di un divorzio annunciato. E dopo l’annuncio di Rocìo di chiedere l’affido esclusivo delle figlie, il vero colpo di scena è la scelta del legale divorzista da parte di Raoul Bova che punta sull’ex suocera Annamaria Bernardini De Pace per gettarsi alle spalle una vicenda che logora ormai da settimane la sua vita privata.
La scelta di Raoul Bova
L'attore si è rivolto proprio all'avvocata divorzista dei vip, madre della sua ex moglie con la quale si lasciò nel 2013, per affrontare le nuove questioni relative all'affidamento dei figli avuti con l’orami ex compagna Rocío Muñoz Morales. In passato Bernardini De Pace seguì in prima persona l'iter che portò al divorzio di sua figlia Chiara Giordano, all'epoca sposata con Bova, definendo già in precedenza l'attore un "ex genero degenerato". In seguito, fu ufficializzata la relazione con l'attrice spagnola Rocio Morales, da ultimo la crisi e la vicenda della presunta relazione con la influencer 23enne Martina Ceretti, emersa dopo la diffusione - da parte di Fabrizio Corona - degli audio delle loro conversazioni intime. File che sarebbero stati inoltrati a Corona dal pr Federico Monzino, amico della giovane modella.
Le risposte alla diffusione degli audio
Ma in queste ore, ben dodici anni dopo la separazione dalla sua unica moglie, come in una sorta di ricorso storico, la situazione si è invertita: adesso è l'attore ad aver invocato l'intervento della divorzista affinché lo assista. Un primo passo concreto insieme lo hanno già fatto: contro la diffusione degli audio e delle conversazioni intime con Ceretti, hanno depositato un esposto depositato al Garante per la Privacy. Quei file hanno ormai fatto il giro della rete, divulgati su Falsissimo da Fabrizio Corona e come un effetto domino poi circolati su Meta, Google, Youtube, Tik Tok, X, ma anche utilizzati da Ryanair, le società di calcio di Napoli e Torino, che sarebbero tra i soggetti diffidati. Sul fronte delle indagini, invece, non si esclude al momento che il cerchio dei sospettati si allarghi e possano aggiungersi - oltre alla tentata estorsione - nuove ipotesi di reato, dalla ricettazione alla cessione di droga.
Bernardini De Pace: “Bova si è comportato bene”
"Oltre ai ricatti, nel momento in cui quelle chat e quegli audio sono stati diffusi vengono commessi altri reati, che hanno giustificato il nostro ricorso al Garante. Tutta questa storia è comunque una vicenda vergognosa, nella quale Raoul si è comportato da persona per bene, che ha deciso di denunciare anziché pagare come fa la maggior parte dei personaggi famosi allo scopo di difendere il danno reputazionale. Lui invece ha denunciato nonostante fosse consapevole di questo rischio", spiega Annamaria Bernardini De Pace.
Bova all’ex suocera: “Mi aiuti?”
Quanto all'incarico ricevuto l'ex suocera di uno degli uomini più affascinanti d'Italia spiega: "Raoul mi ha telefonato spiegando quanto era accaduto e chiedendomi 'Mi aiuti?'. Così gli ho consigliato intanto un buon penalista, dal quale ha scelto di farsi assistere. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non sono una stron...".
Ora c'è da affrontare anche la presunta relazione tra Bova e la modella Martina Ceretti, rispetto alla quale Rocìo avrebbe fatto sapere di "cadere dalle nuvole". E anche su questo De Pace ha specificato: "Anche se non sono sposati, vivono di fatto separati da due anni". Sempre riferendosi all'ex marito di sua figlia, l'avvocatessa civilista ha aggiunto: "I miei nipoti hanno una nonna che è orgogliosa di quello che ha fatto il loro padre, cioè del fatto che ha denunciato quei ricatti. Del resto, non a caso ha interpretato come attore il ruolo del capitano Ultimo per tanti anni". Insomma, le invettive degli anni scorsi sembrano un ricordo lontano: "Erano tensioni normali che riguardavano uno specifico momento, ma di fronte all'intelligenza delle persone le cose si superano. Non ho mai avuto nulla contro di lui, ma è chiaro che con i sentimenti ero dalla parte di mia figlia", spiega la divorzista dei vip, una toga dal cuore di mamma e di (ex) suocera.
Rocìo e Raoul separati, ma da quanto?
Ma c’è un’affermazione, fatta da Bova e ripetuta dalla sua legale ed ex suocera, che a Rocìo non garba: che lei e Raoul fossero separati da due anni. Ed è l’attrice a dire che no, non è vero che fossero separati in casa da addirittura due anni. Stando a quanto scrive Il Corriere della Sera, a lei interessa solo la tutela delle figlie, per questo ha già dato mandato al suo avvocato Antonio Conte - lo stesso di Francesco Totti nel divorzio da Ilary Blasi - di presentare un ricorso al Tribunale civile di Roma per l’affido e il mantenimento delle due bambine.
Separati solo da pochi mesi
Lei e Bova stavano insieme ufficialmente da 12 anni. Dal 2013, ma si erano conosciuti nel 2011, sul set del film Immaturi (titolo che a questo punto era tutto un programma) quando lui era ancora sposato con Chiara Giordano. Rocío avrebbe scoperto della relazione di Raoul con Martina Ceretti come migliaia di altri utenti del web e non ha gradito, al netto della separazione di fatto da Bova che, secondo lei non è poi di lunga data. Come scrive ancora Il Corriere, Rocío intende smentire le dichiarazioni di Raoul perché almeno fino a maggio inoltrato i due - che per scelta non si sono mai sposati - avrebbero condotto una regolare vita di coppia, con gli alti e i bassi di ogni rapporto, e proprio in questi termini l’attrice ne parlava anche in tv. Insomma, fino a maggio i due avrebbero vissuto sotto lo stesso tetto, poi i rapporti si sarebbero raffreddati fino all’epilogo in cui comunicavano a monosillabi, giusto per la gestione delle bimbe. Adesso nemmeno quello e ogni comunicazione è affidata alle carte bollate.
L’affido esclusivo delle figlie
Inoltre, nel ricorso Rocío racconterebbe che quello con Martina Ceretti non sarebbe stato un caso isolato ma che Raoul le avrebbe mancato di rispetto in precedenti occasioni. E non basta, ci sarebbero altre questioni non precisate ma che richiederebbero l’affido esclusivo delle figlie. Rocío Muñoz Morales è rimasta indignata e attonita dallo scandalo esploso e dagli schizzi di fango che la riguardano come le voci di flirt tra cui quello con Stefano De Martino. Rocío intende querelare tutti e il suo ufficio stampa sta preparando un corposo dossier sulle maldicenze diffuse negli ultimi giorni. L’eventuale risarcimento dei danni verrà devoluto in beneficenza. Insomma si annunciano nuove puntate della querelle.
Foto Ansa e Instagram